MILANO – Venerdì fiacco sui listini asiatici che si muovono deboli, appesantiti da nuovi dubbi sui negoziati commerciali Usa-Cina. La Borsa di Tokyo ha visto l’indice Nikkei chiudere in ribasso dello 0,33% a 22.850,77 punti. Sul mercato dei cambi, lo yen si è rafforzato nei confronti del dollaro toccando il livello più alto delle ultime tre settimane. Penalizzati sul listino giapponese soprattutto i titoli legati all’export. E’ invece balzato in avanti Nintendo (+7,5%), all’indomani dei risultati trimestrali che hanno mostrato un utile quasi raddoppiato grazie al successo della sua console di gioco Switch.
Sui mercati si respira un’aria di inquietudine per la questione commerciale Usa-Cina. Bloomberg ha riportato ieri che i vertici cinesi avrebbero espresso dubbi sulla possibilità di firmare la fase uno dell’accordo in tempi brevi. Il presidente americano Donald Trump ha fatto sapere che le due parti stanno cercando un nuovo appuntamento per la firma prevista a novembre, dopo che il vertice Apec in Cile è stato cancellato.Intanto dal fronte macro cinese è giunta una indicazione positiva, che sta sostenendo la Borsa di Shanghai. L’indice Pmi manifatturiero calcolato da Caixin-Markit è salito a ottobre per il terzo mese consecutivo, raggiungendo un livello massimo degli ultimi due anni e mezzo.
(LaPresse/Finanza.com)