MILANO – Così si gioca solo in Paradiso. E’ un’Italia spettacolare quella che allo stadio Renzo Barbera di Palermo travolge per 9-1 l’Armenia nell’ultima partita del girone di qualificazione a Euro 2020. Gli Azzurri di Mancini chiudono a punteggio pieno, cosa mai accaduta, arrivano a quota undici vittorie consecutive prolungando la striscia iniziata sotto il nuovo ct. Doppiette di Immobile (dieci gol in nazionale, scavalcato l’amico Belotti) e Zaniolo (primi centro in azzurro), poi i gol di Barella, Romagnoli, Jorginho su rigore, Orsolini e primo meritato centro anche di Chiesa.
Uniche sbavature di una serata perfetta due disattenzioni difensive con Sirigu salvato dalla traversa su pallonetto di Karapetyan. Di Babayan la rete armena. Ora per Mancini inizia il vero percorso di avvicinamento a Euro 2020, in marzo ci saranno un paio di amichevoli contro avversarie di livello alto per testare le reali qualità dei suoi ragazzi e per sciogliere gli ultimi dubbi prima di costruire il gruppo definitivo. Ma se il buongiorno si vede dal mattino, a Roma a giugno ci sarà da divertirsi.
In una Palermo sempre affamata di grande calcio e storicamente vicina alla Nazionale, sono sette le novità nella formazione scelta da Mancini. Rispetto alla partita contro la Bosnia, il ct conferma in blocco soltanto il centrocampo con Jorginho, Barella e Tonali. In porta c’è Sirigu; poi in difesa Di Lorenzo a destra, Biraghi a sinistra, Bonucci (presenza numero 95 in azzurro) e Romagnoli in mezzo. In attacco la novità più interessanti, con Zaniolo schierato nel tridente al fianco di Chiesa e Immobile. Nelle file armene, assente il centrocampista della Roma Mkhitaryan, ancora alle prese con l’infortunio che lo ha tenuto fuori per oltre un mese. Sugli spalti presenti circa 25.000 spettatori.
Inizio spettacolare dell’Italia, che dopo meno di dieci minuti di fatto chiude la partita. Azzurri in gol due volte in due minuti: all’8′ sblocca il risultato Immobile con un colpo di testa su cross di Chiesa, un minuto dopo raddoppia Zaniolo in contropiede su assist perfetto di Immobile. In precedenza bravo Sirigu a salvare su un diagonale veneloso di Babayan, in contropiede. Messo al sicuro il risultato, gli Azzurri giocano sul velluto e ogni volta che affondano si rendono pericolosi. Imprendibile Chiesa quando punta i lenti e ruvidi difensori armeni, così come Immobile e Zaniolo che sciupano il bis personale in diverse circostanze.
Mancini si irrita in panchina, perchè le distrazioni sono sempre dietro l’angolo come al 20′ quando Bonucci serve inavvertitamente Karapetyan solo davanti a Sirigu. Sfortunato l’attaccante armeno che colpisce la traversa con un pallonetto a scavalcare il portiere. Il 3-0 azzurro arriva comunque al 29′, firmato da Barella con un delizioso tocco di esterno su assist di Bonucci. Passa un minuto e Chiesa sfiora il poker colpendo un palo clamoroso. Al 32′ il quarto gol azzurro lo firma Immobile, ancora abile a partire sul filo del fuorigioco su assist di Zaniolo e a superare anche il portiere prima di depositare la palla in rete. Prima dell’intervallo il bomber della Lazio sfiora addirittura il tris, colpendo il palo.
In avvio di ripresa Mancini fa esordire subito Orsolini, inserito al posto di Barella con arretramento di Zaniolo a metà campo. La musica non cambia, gli Azzurri continuano ad attaccare sfiorando il quinto gol a più riprese con Chiesa (sfortunato colpisce anche un palo), Di Lorenzo, Orsolini. La cinquina arriva puntuale al 63′, firmato ancora da uno scatenato Zaniolo con un gran sinistro dal limite. Talento smisurato. Mancini concede poi mezzora di riposo a Bonucci, inserendo al suo posto Izzo. Il festival del gol prosegue al 72′, quando timbra il cartellino anche Romagnoli in mischia su azione di calcio d’angolo. E sono sei. Il tempo di mettere la palla al centro e Orsolini si procura un calcio di rigore, che al 75′ Jorginho trasforma nel 7-0.
A un quarto d’ora dalla fine, esordio anche per Meret. Ma ormai non c’è neanche il tempo di sistemarsi, che l’Italia continua a segnare: la rete dell’8-0 porta la firma di Orsolini di testa, su assist di Chiesa. Debutto da sogno anche per il giovane esterno del Bologna. Per l’Armenia salva l’onore Babayan, che fulmina Meret al 79′ con un gran destro da fuori area. Mentre Chiesa all’80’ finalmente si sblocca in azzurro, trovando il suo primo gol su assist di Orsolini che ricambia così il favore. E’ 9-1. La squadra di Mancini chiude sfiorando soltanto il record per la vittoria con il maggior scarto nella storia della Nazionale, che resta il 9-0 conto gli Usa alle Olimpiadi nel 1948.
(LaPresse)