ROMA – Il governo si spacca sulla riforma del processo penale e della prescrizione. Arriva il sì solo sull’iter civile: è quanto emerso dalla riunione di ieri della maggioranza a Palazzo Chigi a cui era presente anche Giuseppe Conte.
Disco rosso
Manca l’accordo sulla riforma del processo penale, con il governo che continua a mostrare crepe. E’ il dem Andrea De Giorgis, sottosegretario alla Giustizia a dare notizie sulla mancata soluzione al termine dell’incontro di ieri della maggioranza a Palazzo Chigi: “Non abbiamo ancora trovato soluzioni condivise per garantire che i processi siano più rapidi e più giusti – ha detto – ma con un istituto giuridico per una durata non illimitata dei processi. Ci siamo riaggiornati per proseguire il confronto. Siamo tutti convinti dell’importanza di una riforma per processi più giusti e più rapidi, in cui non si arrivi alla prescrizione, che è una sconfitta per tutti, e dunque siamo impegnati affinché i processi siano ben strutturati perché non si arrivi alla prescrizione, ma anche per una norma di chiusura per evitare processi di durata irragionevole”.
Mancano garanzie processuali
E alcuni esponenti dem aggiungono: “Ci sono posizioni diverse. Non ci sono sufficienti garanzie processuali” ma appaiono convinti che “bisogna fare di tutto perché le prescrizioni dei processi non si verifichino e che i procedimenti siano rapidi”. E l’ex presidente del Senato Pietro Grasso (Leu), ha detto che “continuano ad approfondire tutti i temi del processo penale della riforma ordinamentale e dell’elezione dei magistrati del Csm”.
Disco verde
Arriva invece il sì per la riforma del processo civile. A spiegare la decisione è il Guardasigilli, Alfonso Bonafede: “Andrà probabilmente in Consiglio dei ministri già la prossima settimana. E’ una riforma importante che chiedono i cittadini, gli imprenditori, perché è fondamentale per gli investimenti e perché dimezza i tempi del processo. Presto – ha aggiunto – ci sarà il via libera anche sulla riforma del processo penale. I cittadini non possono più aspettare”.
Le proposte sul penale
Si tratta di due proposte. La prima concerne una eventuale “corsia preferenziale per chi è stato assolto in primo grado: se lo richiede, il suo processo – ha spiegato Bonafede – avrà una trattazione urgente in appello, per cui durerà solo alcuni mesi”. Mentre per quanto riguarda la seconda, fa riferimento a un “accesso agevolato a un indennizzo per chi ha subito un processo che ha sforato i termini previsti”.
Per ora le altre forze di maggioranza “hanno chiesto un momento di riflessione – ha concluso – per cui ci aggiorneremo”.