LONDRA – Lasciare l’Unione europea entro la fine di gennaio e investire nei servizi pubblici. Questi i punti principali del programma di 59 pagine del Partito conservatore britannico per le elezioni del 12 dicembre. Se otterrà la maggioranza parlamentare, il premier Boris Johnson si è impegnato a far ratificare dal Parlamento l’accordo di uscita dell’Ue, negoziato con Bruxelles, prima di Natale. E a lasciare l’Europa entro il 31 gennaio. Come un “regalo di Natale anticipato” ai cittadini britannici, ha spiegato. Anche se il testo non avrà il tempo tecnico di essere ratificato entro la fine di dicembre.
Il progetto del premier Johnson
Come se non bastasse, una volta completata la Brexit, Johnson prevede di stabilire un nuovo accordo commerciale con l’Ue prima della fine di un periodo di transizione previsto fino a dicembre 2020. In un programma che l’organizzazione indipendente The Institute for Government considera difficile da rispettare. Altro punto, l’immigrazione, che è stata una delle questioni chiave nel referendum del giugno 2016 dove i timori di arrivi di massa dal resto dell’Europa hanno alimentato il voto a favore della Brexit.
Anche su questo il premier ha promesso di porre fine alla libera circolazione delle persone e di voler controllare l’immigrazione con un sistema a punti sul modello australiano. Trattando allo stesso modo i cittadini europei o extraeuropei e dando priorità ai migranti laureati o con una qualifica.
Gli obiettivi del partito conservatore
Inoltre, il partito conservatore promette di “rendere le strade più sicure” reclutando 20mila agenti di polizia, si impegna ad aumentare di circa 34 miliardi di sterline (39,5 miliardi di euro) entro l’anno 2023-24 il budget per il servizio sanitario pubblico. I tories contano di reclutare 50.000 infermieri. Reintroducendo un sistema di borse di studio per studenti, e oltre a 6.000 medici e altri 6.000 professionisti della salute. Altre promesse chiave includono la costruzione di 40 nuovi ospedali in 10 anni e il parcheggio gratuito negli ospedali per i pazienti, visitatori e personale ospedaliero.
L’istruzione
Nell’istruzione, i conservatori vogliono aumentare il budget per le scuole di 14 miliardi di sterline (16,3 miliardi di euro) e migliorare gli stipendi degli insegnanti. Oltre a sbloccare 1 miliardo di sterline per le spese di custodia dei bambini. In termini di infrastrutture, i Tory hanno in mente un importante programma di rinnovamento stradale, il cui costo è stimato a 2 miliardi di sterline in quattro anni. Inoltre, Johnson si è impegnato a garantire che le imposte sul reddito, i contributi previdenziali e l’Iva non aumentino nel prossimo governo conservatore.
Le relazioni commerciali
Dal punto di vista commerciale, il premier ha promesso agevolazioni fiscali. Come il leader laburista Jeremy Corbyn, si è impegnato ad abbassare le tasse sulla proprietà ma ha rinunciato alla sua promessa di abbassare le imposte per le aziende. Johnson ha ribadito il suo impegno a portare a zero le emissioni di gas a effetto serra entro il 2050. Il suo programma prevede anche un divieto di esportazione di rifiuti di plastica verso i paesi in via di sviluppo e 6,3 miliardi di rinnovamento energetico per le abitazioni.
(LaPresse/AFP)