MONDRAGONE – La Direzione Investigativa Antimafia di Napoli ha eseguito un provvedimento di confisca beni, emesso dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere nei confronti di Alfonso Letizia, 73 anni, originario di Casal di Principe, imprenditore residente a Mondragone attivo nel settore della produzione e della vendita del calcestruzzo. La confisca segue il sequestro avvenuto nel luglio 2014. Letizia era stato arrestato il 6 dicembre 2011 nell’ambito dell’operazione “Il Principe e la (scheda) ballerina”. Letizia era considerato il punto di riferimento della famiglia Schiavone, poiché metteva stabilmente a disposizione dall’organizzazione mafiosa i propri impianti di produzione del calcestruzzo e le proprie strutture societarie, ottenendo, di contro, l’ingresso nel novero delle aziende oligopoliste presenti sul mercato casertano.
Ecco i beni interessati dal provvedimento di confisca, stimati in oltre 100 milioni di euro,
– 6 aziende:
– “Estrazioni cave Letizia S.a.s. di LETIZIA Alfonso”, con sede in Mondragone;
– “Beton Ducale S.r.l.”, con sede in Mondragone;
– “Siciliano Costruzioni S.r.l.”, con sede in Mondragone;
– “Lavin S.r.l.”, con sede in Mondragone;
– quota di € 50.000 della “Rolefin Immobiliare S.r.l.”, con sede in Mondragone;
– “Coina S.r.l.”, con sede in Mondragone;
– 70 immobili, tra cui terreni e fabbricati ubicati 30 in Mondragone (CE), 22 in Falciano del Massico (CE), 7 in Carinola (CE), 8 in Grazzanise (CE), 1 in Santa Maria Capua Vetere (CE) e 2 in Cavezzo (MO);
– 28 auto/motoveicoli;
– numerosi rapporti finanziari.
GUARDA IL VIDEO: