Serie A, Sassuolo ferma la Juve: CR7 non basta, 2-2 allo Stadium

La Juventus non va oltre il 2-2 in casa contro il Sassuolo nel match valido per la 14/a giornata di Serie A.

Foto Marco Alpozzi/LaPresse

TORINO – Ronaldo ritrova il gol, ma le buone notizie per la Juve finiscono qui. La squadra bianconera rallenta e riscopre i vecchi vizi di un tempo, scoprendo il fianco al possibile sorpasso in vetta dell’Inter. Il Sassuolo infatti ferma la capolista all’Allianz Stadium (2-2) con una partita gagliarda e generosa, raccogliendo un punto meritato. Il forcing finale dei bianconeri, puniti da Caputo in avvio ripresa dopo il botta e risposta nel primo tempo firmato Bonucci-Boga, produce il pareggio (su rigore) di CR7 ma non il sospirato sorpasso. Dybala cambia il volto del match subentrando dalla panchina ma questa volta l’ultimo spezzone di gara non sorride alla banda di Sarri, che spreca troppo davanti e manifesta nuovamente pericolose amnesie dietro (la rete dell’1-2 è un susseguirsi di errori clamorosi a cominciare da Cuadrado e chiudendo con Buffon). Il risultato è un pareggio che consente ai bianconeri di mantenere l’imbattibilità -anche se per la prima volta in stagione Bonucci e compagni non fanno bottino pieno allo Stadium – ma il primato in classifica scricchiola.

Il match

Al cospetto della capolista De Zerbi non rinuncia al proprio credo. Nonostante le tante assenze – in particolare quella di Berardi davanti e di Consigli tra i pali – il Sassuolo si presenta con un 4-2-3-1 che sorprende per geometrie e intensità i padroni di casa. Che fanno comunque incetta di occasioni fin dai primi minuti (Emre Can svirgola da due passi, Bonucci manda a lato di testa, Higuain in girata calcia fuori) ma soffrono l’atteggiamento sbarazzino degli emiliani: Caputo viene regolarmente assistito dai tre moschettieri Boga-Traorè-Djuricic, preziosi sia in fase di pressing che con il pallone tra i piedi. Non stupisce così che dopo la rasoiata vincente di Bonucci, con la palla che schizza nell’angolino basso complice il terreno bagnato e una leggera deviazione di Marlon, i neroverdi rispondano nel giro di un paio di minuti con una splendida combinazione sull’asse Caputo-Boga finalizzata dall’attaccante ivoriano con un magico scavetto che fa arrossire un incolpevole Buffon.

Incassato lo schiaffo dell’1-1 la Juve si impantana ancor più. Ronaldo non sembra uscire dal tunnel di un novembre da incubo, Bernardeschi non fa da raccordo tra centrocampo e attacco, la linea mediana e gli esterni bassi non brillano e il cambio di marcia, e di passo, non arriva. Il Sassuolo avverte il momento di difficoltà dei bianconeri e flirta più volte con il gol (botta da fuori di Locatelli e colpo di testa di Traoré), che puntuale arriva – a freddo – in avvio di ripresa. Su gentile concessione della Juve, in un climax ascendente di errori. Cuadrado sbaglia un disimpegno, De Ligt non fa meglio del compagno rinviando sui piedi di Caputo, che fa partire un tiro non irresistibile sul quale Buffon si accartoccia maldestramente e può solo vedere la palla carambolare in rete.

Se il pareggio aveva anestetizzato Bonucci e compagni, il sorpasso ha il merito di svegliare dal torpore i campioni d’Italia. Anche perché Sarri corre subito ai ripari inserendo Dybala e Matuidi per gli spenti Bernardeschi ed Emre Can. La reazione rabbiosa dei padroni di casa spaventa il Sassuolo, che per la prima volta da inizio gara arretra sensibilmente il proprio baricentro. Nella compilation delle occasioni perdute – su tutte quella dello stesso Emre Can e di Higuain – c’è anche il tempo per vedere un gol annullato per fuorigioco a Ronaldo. Ma il fuoriclasse portoghese dopo il lungo digiuno autunnale deve solo pazientare qualche minuto: perché Romagna stende in area Dybala, dopo uno scambio proprio con CR7, e dal dischetto l’ex attaccante del Real Madrid si conferma glaciale. Il 2-2 mette le ali ai bianconeri anche perché Dybala danza sul pallone guidando la riscossa della banda di Sarri. Anche se questa volta la rimonta nel finale non arriva: il baby Turati salva provvidenzialmente sulla ‘Joya’, a tempo scaduto Ronaldo vola di testa ma sfiora solo il palo. E il pranzo indigesto è servito.


LaPresse

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