Giustizia, riforma su prescrizione e intercettazioni in vigore dal primo gennaio. Bonafede: “Ora puntiamo a ridurre i tempi del processo”

Nuovo incontro organizzato dal ministro il 7 gennaio: "Valuteremo le proposte di tutte le forze politiche"

Roberto Monaldo / LaPresse in foto il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede

La riforma della prescrizione entra in vigore dal primo gennaio. Dopo la sentenza di primo grado “non si torna a casa senza una risposta da parte dello Stato”. A dirlo ieri sera è stato il ministro Alfonso Bonafede.

“Il 7 gennaio – ha aggiunto il guardasigilli – ci incontreremo per ridurre i tempi del processo penale in Italia e valutare tutte le proposte che arrivano dalle varie forze politiche. L’obiettivo è di avere i tre gradi di giudizio in massimo 4 anni”.

La decisione presa dal vertice del governo, però, non convince Italia Viva: con il partito di Matteo Renzi è tornata la tensione.

Verrà modificata anche la norma riguardante le intercettazioni venendo corretta, ha aggiunto il ministro della Giustizia, in due punti: “Il pubblico ministero torna ad avere la supervisione nella scelta tra intercettazioni rilevanti e non rilevanti; per il difensore ci sarà la possibilità di richiedere una copia solo delle intercettazioni rilevanti. Quelle irrilevanti le potrà ascoltare e se c’è divergenza sulla rilevanza o meno di queste si andrà dal pm”

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome