NAPOLI – Si conclude nel peggiore dei modi la prima esperienza politica di Lucariello. Il rapper di Scampia nei giorni passati aveva annunciato la sua candidatura alle parlamentarie del Movimento 5 Stelle per le elezioni suppletive nel collegio Campania 07 al Senato. Oggi, l’annuncio: “Torno a cantare: per me la piattaforma Rousseau somiglia a una truffa“
Suppletive, Lucariello contro la piattaforma Rousseau: “Una corsa a chi ha il “clan” con più iscritti”
“Ringrazio commosso tutti quelli che mi hanno votato e che mi hanno sostenuto. È chiaro che non mollerò mai. Già oggi torno in studio e in settimana dai miei ragazzi in carcere. Quello che mi rattrista è che ormai Rousseau non ha nessun rapporto con la realtà dell’attivismo. Non parlo dei meetup parlo di una corsa a chi ha il “clan” con più iscritti. È una lotta tra clan e le armi sono liste di iscritti che votano a comando. Un seggio così importante per la politica nazionale non può essere assegnato così. A me sembra una truffa. Va bene scrivere messaggi, incoraggiare nelle chat amici attivisti, ma non va bene crearsi lo zoccolo duro e fare il bello e il cattivo tempo. Non mi riconosco in questo, non ho fatto iscrivere né mia moglie né mio fratello né i miei genitori perché solo simpatizzanti e non attivisti. Ho già scritto a Rousseau per aumentare i controlli siatene certi. Non mollerò. Mai“. Così il cantante in una nota.
La sua candidatura per il desiderio di attivismo
Il rapper aveva scelto di candidarsi “per difendere la nostra terra, per rappresentare questo collegio che si articola in quelle periferie dove sono nato e cresciuto, dove il voto di scambio per pochi soldi è diffusissimo e dove sarà indispensabile lottare per non lasciare alla Lega un altro pezzo delle nostre vite“. Una decisione presa dal desiderio di attivismo che lo ha sempre contraddistinto. Probabilmente “abbagliato” dalla tregua economica che il reddito di cittadinanza, cavallo di battaglia dei grillini, ha dato alle fasce più disagiate della popolazione, Lucariello aveva scelto di militare tra le file del Movimento 5 Stelle per seguire la sua vocazione di attivista. Un’esperienza durata solo pochi giorni.