Coronavirus, ricercatore italiano tra i contagiato: corsa contro il tempo per le cure

(AP Photo/Gemunu Amarasinghe)

ROMA – Primo caso dichiarato anche di italiano vittima di Coronavirus. Ad essere stato contagiato uno dei rimpatriati che vive a Wuhan, città cinese focolaio dell’epidemia. Ora è in isolamento allo Spallanzani dopo essere stato in quarantena alla Cecchignola di Roma. In serata è risultato positivo al test. La comunicazione è stata data direttamente dall’Istituto superiore di sanità (Iss) al Ministero della Salute l’esito positivo del test di conferma per il Coronavirus precisando che “il paziente è attualmente ricoverato con modesto rialzo termico”. E, sempre all’ospedale Spallanzani, restano critiche le condizioni della coppia di cinesi in viaggio in Italia ricoverati in isolamento da più di una settimana e sotto cura con una terapia sperimentale.

Le precauzioni adottate

Che prima o poi qualche caso di Coronavirus nel nostro Paese facesse capolino c’era da aspettarselo, vista la capacità di contagio dimostrata finora. Ma il il direttore del reparto Malattie infettive dell’Istituto Superiore di Sanità, Giovanni Rezza rassicura: “E’ il primo caso italiano ma era un italiano che viveva a Wuhan – ha detto – Nel momento in cui si è deciso di rimpatriare i 56 italiani sono state prese tutte le precauzioni possibili proprio perchè non era una ipotesi da escludere. Credo che la possibilità di contagiare altri sia bassissima. Qui in Italia dobbiamo essere vigili – ha sostenuto – tenere altissima l’asticella della vigilanza. Anche se la battaglia vera si può vincere solo in quelle zone”.

Le testimonianze

“Dopo la notizia di ulteriori accertamenti su uno degli italiani in quarantena ha detto uno degli italiani giunti da Wuhan e tuttora in quarantena alla Cecchignola –  un uomo tra i 30 e i 40 anni che era in stanza da solo, eravamo in apprensione. Ci hanno detto che gli esiti del suo tampone ieri non erano chiari e per questo non si poteva escludere il contagio né confermarlo. Adesso per lui si stanno aspettando gli esiti degli altri tamponi. Per noi non cambia niente, i nostri tamponi faringei sono negativi. Per questo stasera festeggeremo con delle bottiglie di prosecco. Con l’ausilio delle mascherine e dei guanti, che abbiamo l’obbligo di utilizzare per ognuno di noi, è escluso al 100% il contagio per noi, anche se quella persona dovesse risultare positiva”.

Prognosi riservata

Intanto continuano a destare preoccupazioni le condizioni dei due cinesi ricoverati allo Spallanzani: “I due cittadini cinesi provenienti dalla città di Wuhan, positivi al test del nuovo Coronavirus – si legge nell’ultimo bollettino medico – continuano a essere ricoverati nella terapia intensiva del nostro Istituto. Le loro condizioni cliniche restano invariate, con parametri emodinamici stabili. La prognosi resta tuttora riservata”.

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