Rai Storia, domani sera omaggio a Lucia Bosè con 2 film

MILANO – Per rendere omaggio a Lucia Bosè, recentemente scomparsa, Rai Cultura le dedica – domani dalle 21.10 su Rai Storia – un doppio appuntamento cinematografico, in cui l’attrice è diretta da due grandi registi: Michelangelo Antonioni e Liliana Cavani. Si comincia con ‘Binario Cinema’ che propone il film di Antonioni con Lucia Bosè, Gino Cervi, Andrea Checchi, Ivan Desny, Alain Cuny, ‘La signora senza camelie’, in onda per il ciclo ‘Cinema Italia’.

Da commessa in un negozio di Milano, la giovane Clara Manni, per la sua bellezza, viene chiamata a recitare sul grande schermo. La sua prima prova è un successo, e immediatamente, non solo le si spalanca davanti una carriera da protagonista, ma Gianni Franchi, il produttore che l’ha notata e lanciata come attrice, innamoratosi di lei, le chiede anche di sposarla. Sentendosi obbligata dalle circostanze e forzata dall’insistenza dell’uomo, Clara accetta la proposta. Ma il matrimonio non facilita il suo percorso nel mondo del cinema, anzi. Sceneggiatura dello stesso Antonioni con Suso Cecchi D’Amico, Francesco Maselli e Pier Maria Pasinetti. Grolla d’oro a Andrea Checchi.

Alle 22.50 è a volta de ‘L’ospite’, scritto e diretto da Liliana Cavani. E’ il 1971, quando, la regista presenta il suo film ‘I cannibali’ di fronte a una platea di degenti di un manicomio di Pistoia. Da questo incontro nasce lo spunto per un film: un giornalista (Glauco Mauri) va a documentarsi delle reali condizioni dei pazienti in un istituto psichiatrico e incontra Anna (Lucia Bosè), una donna ricoverata da vent’anni che, dimessa, rientra in famiglia e si trova estranea al mondo, “ospite”, appunto.

Lucia Bosè, allora quarantenne, dopo la separazione dal marito, abita da anni in Spagna con i figli, ma torna spesso in Italia per prendere parte a film d’autore. Risponde alla chiamata di Liliana Cavani con entusiasmo, e si ritrova in un ambiente vero e difficile, quale poteva essere un istituto per malattie mentali, prima della legge Basaglia del 1978. Il film, dopo una distribuzione in sala nel ’72, viene trasmesso sul Nazionale il 24 maggio 1973. Il giorno dopo, il critico Ugo Buzzolan su ‘La Stampa’ scrive che il film conferma “l’impegno artistico e civile della Cavani” e apprezza l’ammirevole Lucia Bosè, che sa creare un personaggio di profonda tenerezza e drammaticità”.

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