Roma, 21 mar. (LaPresse) – “La Corte costituzionale ha deciso oggi le questioni di costituzionalità sollevate dal Consiglio di Stato su una disposizione della riforma delle banche popolari, introdotta con il decreto legge n. 3 del 2015, che comporta limitazioni al rimborso in caso di recesso del socio a seguito della trasformazione della banca in società per azioni. Le questioni sono state ritenute infondate”. E’ quanto si legge in una nota della Consulta. “La Corte ha innanzitutto confermato che sussistevano i presupposti di necessità e urgenza per il decreto legge – aggiunge – Inoltre, la normativa impugnata – che in attuazione di quella europea sui requisiti prudenziali prevede la possibilità per le banche di introdurre limitazioni al rimborso in caso di recesso del socio – non lede il diritto di proprietà. Quanto ai poteri normativi affidati alla Banca d’Italia, essi rientrano nei limiti di quanto consentito dalla Costituzione” .