ROMA – “Credo che sia giusto aprire di più in territori che sono più pronti e attendere in territori che lo sono di meno, che ancora pagano un prezzo per l’epidemia”. Così il ministro della Salute, Roberto Speranza, a ‘In Mezzora in più’, su Rai3. Le riaperture, ha aggiunto Speranza, potranno avvenire in base ai risultati che arriveranno da un modello, messo a punto dal comitato tecnico scientifico, per monitorare “tre macroaree e 21 criteri specifici. La prudenza è fondamentale” nell’affrontare la Fase 2, “guai a pensare che sia tutto finito. La situazione è migliore rispetto al passato – ha aggiunto -, ma ci siamo ancora dentro. Non c’è alcun conflitto con il comitato tecnico-scientifico. Tutte le scelte che abbiamo fatto, le abbiamo fatte su indicazioni del comitato tecnico scientifico a cui esprimo tutta la mia gratitudine. Credo che l’Italia sia il governo con il miglior rapporto con gli scienziati”, ha sottolineato Speranza.
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Speranza: “Giusto aprire di più in territori che sono più pronti”
"Credo che sia giusto aprire di più in territori che sono più pronti e attendere in territori che lo sono di meno, che ancora pagano un prezzo per l'epidemia".