TORINO – “Vogliamo vera indipendenza tra i tre poteri, non solo sul testo della Costituzione. Basta interferenza. Non ammetteremo più interferenze, la pazienza è finita”. Così il presidente brasiliano, Jair Bolsonaro, ha detto nel corso di un live di fronte al palazzo del Planalto a Brasilia, citato da Uol. Il politico d’estrema destra non ha fatto riferimenti diretti, ma pochi giorni fa si è lamentato del Supremo tribunale federale (Stf), in particolare del ministro Alexandre de Moraes, per la decisione di vietare provvisoriamente la nomina di Alexandre Ramagem, amico della famiglia Bolsonaro, come direttore generale della polizia federale. “Ho la certezza di una cosa, abbiamo il popolo al nostro lato, abbiamo le forze armate dal lato del popolo, per la legge, per l’ordine, la democrazia e la libertà. E, ancora più importante, Dio è con noi”, ha aggiunto. La diretta è durata oltre un’ora, in cui per mano con la figlia Laura Bolsonaro ha anche sceso la rampa di fronte all’edificio per salutare i manifestanti e ha abbracciato un bambino che lo ha raggiunto. Senza mascherina, il presidente brasiliano si è inoltre avvicinato varie volte ai manifestanti, che erano raggruppati, violando così di nuovo le raccomandazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità contro il Covid-19.
L’attacco
“Faremo rispettare la Costituzione”, ha detto ancora l’ex militare, “nomineremo il nuovo direttore generale della polizia federale e il Brasile continuerà la sua strada”. Il politico ha anche di nuovo attaccato i governatori e prefetti per le misure di restrizione contro la diffusione del nuovo coronavirus: “Questa distruzione di posti di lavoro in modo irresponsabile, fatta da alcuni governatori, non è un bene”. E ha ripetuto la sua controversa affermazione secondo cui le misure d’isolamento sociale potrebbero aver un effetto “più dannoso” dello stesso coronavirus.
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Brasile, Bolsonaro: “Basta interferenze al governo, la pazienza è finita”
"Vogliamo vera indipendenza tra i tre poteri, non solo sul testo della Costituzione. Basta interferenza. Non ammetteremo più interferenze, la pazienza è finita".