ROMA – Vertice notturno a Palazzo Chigi, in ballo i trasferimenti a fondo perduto e lo sblocco di 12 miliardi di euro di debiti per la pubblica amministrazione che dovranno essere inseriti nel prossimo decreto di maggio. Presenti il premier Giuseppe Conte, il ministro Roberto Gualtieri e i capi delegazione. Possibile un altro incontro per definire il dl da 55 miliardi.
Dunque il governo ragiona, finalmente, su un provvedimento ‘ad hoc’ che dovrebbe (il condizionale è d’obbligo) contenere “contributi a fondo perduto e sostegno al capitale e ristoro al 100% per gli affitti commerciali per tre mesi”. Il tutto per far fronte alla crisi economica che ha letteralmente messo in ginocchio il Paese e per intraprendere così “la strada d’uscita dall’emergenza”.
Gualtieri: misure necessarie
Il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, ha specificato come “le misure del dl liquidità non sono sufficienti ma necessarie” ed ha aggiunto di “aver varato finora misure per quasi il 40% del Pil. Basteranno? I primi frutti si sono visti, grazie anche alle garanzie pubbliche per 750 miliardi per i prestiti, con un’impennata delle richieste di garanzia al Fondo da parte delle banche”. Il Mediocredito centrale fa presente che “le domande arrivate al 30 aprile sono state 65.800, di cui 31.411 accolte e queste ultime hanno generato un importo di 4,6 miliardi di finanziamenti. Per il Fondo di Garanzia saranno stanziati ad hoc altri 4 miliardi per raggiungere i 7 complessivi”.
Dl di maggio
“Nel dl di maggio – ha detto la ministra del Lavoro Nunzia Catalfo – sarà coperta la cassa integrazione e ci saranno 16 miliardi per gli ammortizzatori sociali”. Saranno 16 i miliardi sulla cig “distribuiti a seconda del tipo di ammortizzatore per altre 9 settimane (fino a ottobre) di cui potranno usufruire le imprese”.