ROMA – Sopravvissuto alla ‘cancellazione’, ora il Roland Garros previsto per il 24 maggio e slittato al 20 settembre con una mossa a sorpresa che aveva spiazzato anche l’Atp e la Wta, potrebbe piegarsi ancora alla dura legge del Covid-19. Gli organizzatori e la stessa federazione francese non escludono che il celebre torneo in terra battuta possa disputarsi a porte chiuse. Opzione da mettere in conto ma che comunque consentirebbe di “favorire la sua visibilità” come ha ammesso il presidente della Fft, Bernard Giudicelli, in una intervista al quotidiano francese ‘Journal du Dimanche’.
Si va verso un Roland Garros a porte chiuse
Un modo per mettere le mani avanti qualora si arrivasse alla fine dell’estate con una situazione ancora non del tutto chiara per fronteggiare la pandemia. “Organizzare il torneo senza pubblico permetterebbe comunque di tutelare e far girare parte del modello economico, dai diritti tv agli sponsor. Elementi non da trascurare”, ha spiegato Giudicelli. Tuttavia, ha ammesso che “la mancanza di visibilità” quando si ospita un torneo senza pubblico è quantomeno una “preoccupazione”.
Gli organizzatori del torneo hanno già provveduto a rimborsare entro la fine di maggio coloro che avevano acquistato i biglietti per l’edizione 2020. E verrà aperta una nuova procedura di acquisto dei tagliandi qualora il timore delle porte chiuse venisse allontanato. Riguardo al cambio di date, Giudicelli ha aggiunto che la scelta dello slittamento è stata ponderata. Per la FFT il torneo “è il motore del tennis francese e fondamentale per l’ecosistema del settore tennistico transalpino, quindi l’abbiamo voluto proteggere”.
Si rischia l’ennesimo slittamento
Il torneo resta però ancora in bilico riguardo la sua data di inizio ed è possibile infatti un ulteriore slittamento dal 20 al 27 settembre. Ipotesi che non creerebbe problemi alla Fft. “Lo spostamento di una settimana non cambia molto”, ha dichiarato Giudicelli alle prese con un puzzle non ancora completato. La terza data faciliterà maggior visibilità evitando la contemporaneità con l’arrivo del Tour de France e con la ’24ore di Le Mans’, altri eventi slittati a causa della pandemia.
Gli organizzatori dell’Open di Francia avevano già sorpreso i circuiti professionistici con la scelta unilaterale dello slittamento imponendo una nuova data per poi rivedere la decisione anche per non arrivare troppo a ridosso degli Us Open, in programma dal 31 agosto al 13 settembre. “Siamo determinati e pensiamo di aver preso la decisione giusta. Un torneo senza data è una barca senza timone, non sappiamo dove stiamo andando. Ci siamo posizionati il più lontano possibile dal calendario, ansiosi di non danneggiare i grandi eventi”, ha spiegato Giudicelli. Probabilmente verrà chiesto al Roland Garros un passo in avanti ulteriore.
(LaPresse/di Luca Masotto)