Festa della mamma tra emergenza Covid e lavoratrici a rischio. Bonetti: “C’è tanto da fare”

Il pensiero va alle madri che l'emergenza coronavirus sta tenendo lontane dai figli, alle lavoratrici a rischio e alle donne costrette a scegliere tra carriera e famiglia

MILANO – Nel giorno della festa della mamma il pensiero va alle madri che l’emergenza coronavirus sta tenendo lontane dai figli, alle lavoratrici a rischio e alle donne costrette a scegliere tra carriera e famiglia.

Il difficile ruolo delle madri

A tutte le mamme italiane che “non perdono l’occasione per far sentire il loro amore” va “il mio ringraziamento più sincero”. Lo ha scritto su Facebook il presidente del Consiglio Giuseppe Conte che ha rivolto un saluto anche alla madre che non vede da tempo. “Le regole sul distanziamento ci tengono lontani. In tutti questi mesi il mio pensiero è andato spesso a lei: è nella fascia delle persone più vulnerabili”, ha aggiunto il premier. “Voglio ricordare con gratitudine e affetto tutte le mamme, affidandole alla protezione di Maria, la nostra Mamma celeste”, ha detto Papa Francesco dopo la recita del Regina Coeli. “Il pensiero va anche alle mamme che sono passate all’altra vita e ci accompagnano dal cielo”.

C’è ancora tanta strada da fare

Un augurio, con un impegno, è arrivato dal segretario del Pd Nicola Zingaretti che ha promesso: “Faremo di tutto perché nessuna donna mai, ancor più in questa crisi, sia costretta a dover scegliere tra maternità e lavoro. Tra maternità e piena realizzazione di sé”. Abbiamo ancora “tanto” da fare ha detto la ministra della Famiglia e le Pari Opportunità, Elena Bonetti, “per tutte le mamme, come Paese, dobbiamo diventare la comunità che sa riconoscerle e sostenerle”. Dura l’opposizione con Giorgia Meloni in testa che ha puntato il dito contro il governo “colpevole” di non aver previsto “per le mamme lavoratrici strumenti adeguati che consentano loro di poter tornare al lavoro tranquillamente”. Più che gli auguri, “oggi le mamme meritano risposte”, ha aggiunto Meloni, “migliaia di lavoratrici sono a rischio” per la crisi del coronavirus.

Coldiretti lancia l’allarme

A lanciare l’allarme è la Coldiretti: per migliaia di bambini affamati non ci sarà nessuna festa, riferisce l’associazione. Salgono a 700mila i bambini di età inferiore ai 15 anni che hanno bisogno di aiuto per bere il latte o mangiare con l’aggravarsi della crisi tra le famiglie e la chiusura delle mense scolastiche per l’emergenza coronavirus. Una situazione di criticità, sottolinea Coldiretti, aggravata in molte famiglie dalla chiusura delle scuole. Dove le mense rappresentavano per molti una occasione per garantire ai propri figli un pasto caldo. Fra i nuovi poveri ci sono le famiglie di chi ha perso il lavoro stagionale, piccoli commercianti o artigiani che hanno dovuto chiudere, le persone impiegate nel sommerso che non godono di particolari sussidi o aiuti pubblici e non hanno risparmi accantonati. Come pure quelle di molti lavoratori a tempo determinato o con attività saltuarie.

(LaPresse/di Lucrezia Clemente)

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