ROMA – Scintille tra Pd e Lega sulla spy story che vede come protagonista Walter Biot, l’ufficiale della Marina militare arrestato mercoledì a Roma con l’accusa di spionaggio per aver venduto a Mosca alcuni documenti riservati. E’ il deputato dem Andrea Romano ad andare all’attacco. “Salvini deve chiarire al più presto i rapporti tra la Lega e Aleksej Nemudrov, il diplomatico russo che insieme a Dmitri Ostrouchov coordinava la rete spionistica che avrebbe arruolato l’ufficiale infedele Walter Biot e che è stato recentemente espulso dal nostro paese”, accusa. Sottolineando come le inchieste stampa ricostruiscano “i rapporti assidui e continuati che nel corso degli anni sono intercorsi tra Nemudrov, la Lega e Gianluca Savoini. L’ex portavoce di Salvini, fondatore dell’associazione filo-putiniana Lombardia Russia già implicato nell’incontro all’hotel Metropol di Mosca”.
La replica della Lega
Rapporti “solidi e ripetuti, che lasciano intendere una stretta collaborazione tra i diplomatici russi che guidavano la rete spionistica attiva in Italia ed esponenti del partito di Salvini. Nessuna ombra può essere lasciata su questi rapporti e sulle implicazioni che possono aver avuto sulle nostre istituzioni repubblicane”, mette in chiaro.
Pronta la replica del Carroccio: “Spie russe col Partito democratico? L’unica certezza in questa brutta storia è che Biot, il militare italiano che ha tradito, lavorava al ministero della Difesa quando il ministro era del Pd. Letta chiarisca!”, viene fatto filtrare da fonti della Lega.
Guerini: “Se qualcuno ha sbagliato, pagherà”
Il ministro in questione è il titolare della Difesa Lorenzo Guerini. L’esponente Dem mette in evidenza il valore degli uomini in divisa e isola le mele marce. “Le forze armate sono le persone che sono impegnate in questa realtà, in questa esperienza, che sono presidio di valori e impegno – dice inaugurando l’hub vaccinale di Varese – Non sono gli esempi negativi che abbiamo visto anche in questi giorni, che hanno occupato le pagine dei giornali. Per le forze armate, la bandiera e il giuramento che viene fatto di fronte alla bandiera di servire le istituzioni sono il valore fondamentale di riferimento”. Poi la sottolineatura: “Se qualcuno ha sbagliato, i comportamenti saranno sanzionati con severità – assicura -. Ma quello non è lo specchio dei valori di riferimento delle Forze Armate. Vorrei che questo fosse molto chiaro a tutti noi”.
Chiede a presidente del Consiglio Draghi di riferire “subito” in Parlamento Giorgia Meloni. “Come Fratelli d’Italia abbiamo già inviato la richiesta di informativa urgente ai presidenti delle Camere Fico e Casellati. Ma non abbiamo ricevuto risposte – attacca – Serve chiarezza immediata su una vicenda che tocca la sicurezza nazionale e la difesa dei nostri interessi”.
(LaPresse/di Nadia Pietrafitta)