PALERMO – I carabinieri del comando provinciale di Palermo hanno eseguito domenica pomeriggio cinque provvedimenti di fermo nei confronti dei vertici del mandamento mafioso di Pagliarelli a Palermo. Il procuratore aggiunto della Dda Salvatore De Luca e i sostituti Federica La Chioma e Dario Scaletta contestano ai fermati, a vario titolo, i reati di associazione mafiosa, estorsione consumata e tentata, lesioni personali, sequestro di persona, intestazione fittizia di beni, aggravati dal metodo mafioso.
In carcere in attesa della convalida del gip sono finiti Giuseppe Calvaruso, ritenuto il reggente del mandamento di Pagliarelli dopo l’arresto di Settimo Mineo nell’operazione Cupola 2.0 del dicembre 2018; Giovanni Caruso, considerato il braccio destro di Calvaruso e l’uomo che lo sostituiva durante il suo soggiorno in Brasile; Silvestre Maniscalco, Giovanni Spanò entrambi affiliati al clan e Francesco Paolo Bagnasco l’imprenditore che si rivolge ai boss per ottenere giustizia dopo aver subito due rapine nei suoi supermercati nell’arco di pochi giorni.
(LaPresse)