Il Governo dei Migliori targato Draghi, lo sappiamo, è anche un Governo di compromessi, con una “maggioranza” che nemmeno a Westeros per combattere gli Estranei. È anche vero che il Governo dei Migliori ha ereditato alcuni migliori dal precedente esecutivo. Una tra questi è il Ministro per le Politiche Giovanili Fabiana Dadone (o Dad1, come si porta tra noi che eravamo sul web già qualche anno fa). Dad1 è un Ministro all’anagrafe 37enne ma talmente young che molti di voi la ricorderanno per quello scatto (infelice?) in cui filosofeggiava sulla Festa della Donna sparandosi una posa stravaccata in Ministero con tacchi a spillo rossi sulla scrivania, jeans attillati e una maglia dei Nirvana con una didascalia il cui incipit recitava così: “Ho 37 anni e sono una ragazzina (per questo Paese) ma faccio il Ministro, non sono sposata ma scelgo ogni giorno di stare col mio compagno, ho due figli bellissimi che portano il mio cognome pur non essendo ragazza madre, amo la musica rock pesante ma non mi vesto in maniera alternativa, guardo film strappalacrime ma sono emotivamente fredda come il ghiaccio. Sono un ammasso di stereotipi e nel corso della vita mi è stato fatto notare molte volte”.
E poi un appello sul perseguimento della parità di genere. Fabiana Dad1, quella che fa i live su Twitch perché è veramente young, che a 37 anni sei una ragazzina per questo Paese ma io sono Ministro lo stesso (e gnégnégné), ha quindi pensato una cosa che è veramente ma veramente politically scorrect: ha affermato che a breve è pronta una campagna con gli influencer e i tiktoker destinata a sensibilizzare alla vaccinazione gli under 30. E il nome è ancora più young: “Operazione giovani”. Potevano accodarci anche un “yeah!” che fa sempre molto giovane. Presumo manchino gli ultimi tavoli tecnici per scegliere l’hashtag, poi a giugno si parte.
La notizia trapela su Repubblica, scatenando non poche perplessità tra quelli che sono ragazzini per questo Paese ma non sono ministri, ossia la fascia di popolazione 30-40. I non-ministri infatti si chiedono in queste ore che fine hanno fatto: non sono ancora vaccinabili per età, saranno scavalcati a breve dai ragazzini e no, nessuna parola al momento sul loro destino. Ma non è certo questo il problema principale, e nemmeno quello insormontabile. Stanno arrivando “unsaccodidosi” e quindi potremmo all’improvviso vaccinare tutti insieme appassionatamente. Il dubbio in realtà è un altro: ma perché partiamo dal presupposto che i giovani abbiano bisogno di essere sensibilizzati al vaccino? Scommetto Parco della Vittoria e Viale dei Giardini che la risposta dei nostri ragazzi sarà ben superiore alle attese di qualche funzionario statale o qualche militare in mimetica e pennetta. Sarebbe stato forse meglio destinare queste straordinarie idee (che poi, mi ricordo di come ve la prendeste a cuore quando Conte chiamò testimonial anti-covid i Ferragnez, apro e chiudo parentesi) agli insegnanti scappati da Astrazeneca, magari scegliendo il caro maestro Marco Columbro come testimonial. O ancora, Barbara d’Urso vestita da Dottoressa Giò per quel 4 percento di medici e infermieri negazionisti che hanno rifiutato il vaccino. Ci sarebbe solo l’imbarazzo della scelta invece per quegli appartenenti alle Forze dell’Ordine che non temono nulla ma le conseguenze del vaccino sì: la platea di personaggi nazionalpopolari in divisa è ampia e variegata. Insomma, Dadone sarà anche young, ma come tutti i boomer che si rispettino sembra invece nei fatti avere scarsa fiducia in questa generazione che invece naviga sapientemente a vista tra le fake, si muove agilmente nella disinformazione che invece tira giù come un mulinello ben altre categorie e che – presumo – abbia voglia di mangiarsi a morsi grossi una vita negata loro da quasi un anno e mezzo.
PS: Westeros è un riferimento a Game of Thrones e se non l’avete colto subito forse siete un po’ boomer anche voi.