GERUSALEMME – Lynn Hastings, coordinatrice umanitario delle Nazioni unite per i Territori palestinesi, ha fatto sapere che 300 edifici nella Striscia di Gaza sono stati totalmente distrutti, fra cui mille unità abitative. Altre centinaia, ha aggiunto, sono state pesantemente danneggiate. Hastings ha avvertito che sono “numeri molto, molto preliminari”, mentre i danni vengono ancora valutati. In totale, sei ospedali e 11 centri di cure primarie sono state danneggiate, mentre un ospedale non funziona perché manca l’elettricità. Ha aggiunto che circa 800mila persone non hanno accesso all’acqua potabile e 400mila non hanno accesso al trattamento delle acque reflue a causa dei danni alle infrastrutture.
Il Comitato internazionale della Croce Rossa venerdì aveva avvertito che centinaia di ordigni inesplosi potrebbero trovarsi nel territorio dell’enclave palestinese, fatto che potrebbe far aumentare il numero di vittime e minare gli sforzi di ricostruzione. Centinaia di operatori pubblici e volontari hanno intanto dato il via a una campagna di una settimana per ripulire le strade dalle macerie. I lavori sono iniziati fuori da un edificio che gli aerei da guerra israeliani hanno abbattuto a Gaza City, dove i volontari hanno trasportato le macerie su carretti trainati da asini o furgoncini.
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