TRENTO – Case di riposo: la pandemia ha presentato il conto alle strutture trentine. Tant’è che i ristori, dieci milioni di euro che la Provincia di Trento ha messo a disposizione per tappare i buchi di bilancio, potrebbero non bastare. “L’anno scorso l’emergenza sanitaria ha diminuito mediamente del 24 per cento le giornate di presenza degli anziani nei centri diurni e residenze sanitarie – fanno sapere dall’Unione provinciale istituzioni per l’assistenza – Le strutture hanno perso dai 200 mila euro in su e ora con la riapertura delle strutture, ma con il dimezzamento dei posti, la situazione non migliorerà. Anzi, si continueranno a registrare perdite. I 34 euro giornalieri di ristoro per ogni posto letto convenzionato e non occupato dal 1 marzo al 31 dicembre 2020 non saranno sufficienti. Bisognerà ridiscutere il piano”. Dalla Provincia, in attesa dei bilanci definitivi, fanno sapere che “c’è la disponibilità ad andare incontro alle difficoltà delle case riposo, c’è comunque la convinzione che i ristori potrebbero essere sufficienti”.
(LaPresse)