Vaccino AstraZeneca: in Canada trovata la terapia per evitare trombosi

Ecco la cura per evitare che alla somministrazione del siero anglo-svedese possano seguire gravi casi, anche letali, di grumi nel sangue

Vaccino AstraZeneca: grazie ad una ricerca messa a punto dalla McMaster University, ateneo dell’Ontario in Canada, pare sia stata trovata la terapia antitrombotica per il siero anglo-svedese. Un mix di farmaci tra anticoagulanti e immunoglobuline da somministrarsi per via endovenosa e in ambiente ospedaliero. Ora dovrà essere la Comunità scientifica a dare il via ad un eventuale protocollo.

Il rimedio

La terapia, già utilizzata in alcune patologie del sangue o per il trattamento della trombocitopenia (complicazione legata all’uso dell’eparina), va a bloccare le piastrine dall’aggregazione e, soprattutto, grazie agli anticoagulanti, scioglie i trombi. Il rimedio pertanto sembra funzionare avendo già salvato la vita a tre pazienti tra i 63 e 72 anni che si erano da poco sottoposti a vaccinazione anti-Covid. Due di essi avevano presentato trombosi arteriose alle gambe, il terzo quella venosa cerebrale.

La peculiarità

La peculiarità dei trombi rari sviluppatisi dopo la somministrazione del vaccino AstraZeneca sta “nella diminuzione delle piastrine nei 5/15 giorni successivi all’inoculazione, oppure quando gli anticorpi, probabilmente stimolati dal siero, attaccano una proteina del sangue, nello specifico la PF4. In entrambi i casi le piastrine si accumulano e creano dei grumi potenzialmente letali se non sciolti”.

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