Comunali a Napoli, Manfredi, pizza in faccia al Pd

I grillini mettono ‘il cappello’ sulla candidatura dell’ex rettore. Conte: “Saremo il primo partito”

NAPOLI – La pizza, i selfie e la maglia di Maradona: Giuseppe Conte sceglie la più trita e ritrita delle rappresentazioni oleografiche per la sua giornata napoletana, al fianco del candidato a sindaco di Napoli della coalizione Pd-M5s-centri sociali, Gaetano Manfredi. Insieme ai due professori, ci sono il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, il presidente della Camera, Roberto Fico, e la capogruppo del M5s in Consiglio regionale, Valeria Ciarambino. Il gotha politico pentastellato mette il cappello sulla candidatura di Manfredi, con il Pd lasciato ai margini e le altre liste sostanzialmente ignorate. “Sono un candidato civico”, azzarda Manfredi, “e devo mettere insieme forze diverse per fare l’interesse dei cittadini. E’ il punto centrale del mio impegno”. Civico? Nessun candidato è mai stato così lontano dall’essere civico dell’ex rettore ed ex ministro, la cui scelta è frutto di una intesa di palazzo, tra l’altro romana, tra Conte e il segretario del Pd, Enrico Letta. Eppure, Manfredi tenta di sfruttare il vento del civismo, che soffia come mai era accaduto prima sulle elezioni amministrative del prossimo autunno, non solo a Napoli ma anche a Roma, a Milano, a Torino.

Al di là delle dichiarazioni di rito e delle passeggiate nel centro cittadino, la giornata di Conte a Napoli consegna la netta sensazione che Manfredi sia un candidato del M5s. Non a caso, l’ex avvocato del popolo fa campagna elettorale per i pentastellati: “Manfredi è competente”, dice Giuseppi, “e lo sosterremo convintamente. Però il M5s deve essere il primo alle elezioni a Napoli, numero uno. Qui ha gli eletti e gli attivisti che vogliono scatenarsi con grande passione”. La casta dei docenti universitari si intreccia con quella della politica, in una giornata che può essere definita, senza offesa per i partecipanti, pittoresca: manca solo il pastore del presepe a raffigurare Giuseppe Conte, ma c’è da scommettere che arriveremo anche a questo. A proposito di civismo, circola anche l’indiscrezione che vorrebbe la Ciarambino in giunta regionale, per saldare l’alleanza tra Pd e M5s: manca però un piccolo dettaglio, che risponde al nome di Vincenzo De Luca. Il governatore, a quanto apprende Cronache, non ha nessuna intenzione di allargare la maggioranza ai pentastellati. Al di là delle vicende amministrative, va registrato un entusiasmo popolare nei confronti di Conte spontaneo, genuino. Del resto, il gradimento dell’ex premier, come confermano i sondaggi, seppur in calo da quando ha lasciato Palazzo Chigi, resta alto. Il duello tra M5s e Pd sarà quindi una delle incognite di questa campagna elettorale: quale dei due partiti conquisterà più voti? La sfida è aperta.

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