ROMA – Una impresa da campione nel nome del nonno. Van der Poel lascia subito il segno al Tour de France conquistando una tappa memorabile per potenza, forza e talento tutta da dedicare, con un arrivo in solitaria e il dito verso il cielo, a Raymond ‘Pou Pou’ Poulidor, il francese tanto amato in patria che mai è riuscito a conquistare la maglia gialla in 14 Tour. Una volta tagliato il traguardo a Mur de Bretagne, il giovane campione si è sciolto in un pianto a dirotto pieno di orgoglio, gioia e commozione per una vittoria dai mille significati.
Il suo successo nella seconda tappa della Grand Boucle è infatti coinciso con la conquista della maglia gialla di leader mantenendo così la promessa che il campione olandese della Alpecin Fenix aveva fatto al nonno scomparso due anni fa. La fuga giusta della tappa ha preso forma dopo appena 18 chilometri: all’attacco sono andati in sette tra cui Anthony Perez (Cofidis), Edward Theuns (Trek-Segafredo), Ide Schelling (Bora-Hansgrohe) e Jérémy Cabot (TotalEnergies).
Ma sono stati Perez e Schelling a movimentare la corsa per buona parte della frazione per andare alla conquista dei punti dei Gpm. Cabot e Theuns sono rimasti da soli a 67 km dal traguardo per poi iniziare a cedere sul Mur de Bretagne nel circuito finale. A quel punto si è scatenato Van der Poel che nel cercare di recuperare sui fuggitivi si è portato dietro Pogacar e Roglic. Ci ha provato poi anche Quintana, Formolo e Colbrelli ad allungare. Ma contro la classe di van der Poel c’era poco da fare.
L’azione decisiva dell’olandese si è materializzata a 800 metri dalla fine, quando è andato a prendere Colbrelli con un’azione tutta di forza ed agilità. Con poche pedalate ha staccato l’azzurro arrivando da solo al traguardo con 6 secondi di vantaggio sugli sloveni Tadej Pogacar e Primoz Roglic, secondo e terzo, davanti a Kelderman e Alaphilippe. Ha retto bene Vincenzo Nibali, finito nel gruppo. Ora in classifica generale Van der Poel ha un vantaggio di 8″ su Alaphilippe, 13″ su Pogacar e 14 su Roglic. Domani tappa di 182 chilometri da Lorient a Pontivy.
Intanto al Tour non si placa la polemica per la maxicaduta nel corso della prima tappa causatra da una tifosa che ha invaso la strada. La donna rischia una multa di 15 mila euro per “lesioni involontarie con invalidità non superiore a tre mesi per violazione degli obblighi di sicurezza”. Ma potrebbe essere più severamente sanzionata se il ciclista tedesco Jasha Sütterlin (DSM), costretto al ritiro in seguito alla caduta, dovesse sporgere una denuncia diretta contro di lei. In tal caso rischierebbe una pena massima di un anno di reclusione oltre alla sanzione pecuniaria.(LaPresse)