Migranti, Msf: la nostra nave è bloccata nel porto di Augusta

Ieri la nave di Medici senza frontiere GeoBarents "è stata sottoposta a 14 ore di ispezione da parte delle autorità italiane

Foto Ingento Renato / LaPresse

MILANO – Ieri la nave di Medici senza frontiere GeoBarents “è stata sottoposta a 14 ore di ispezione da parte delle autorità italiane. Sono state identificate 22 inadempienze e la nave è ora bloccata nel porto di Augusta. È la 13esima volta che le autorità italiane bloccano una nave umanitaria negli ultimi 3 anni”. Così la ong su Twitter, aggiungendo: “Mentre i controlli a bordo rappresentano delle procedure marittime legittime, volte ad assicurare la sicurezza della navigazione in mare, queste ispezioni vengono strumentalizzate da parte delle autorità italiane per colpire le navi umanitarie delle ONG in modo indiscriminato. Faremo tutto ciò che è necessario per tornare in mare, per riprendere le nostre attività salvavita il prima possibile, perché le navi umanitarie sono fondamentali per colmare il vuoto lasciato dalle istituzioni”.

“Siamo di fronte a un’evidente realtà: mentre le navi umanitarie delle ONG sono bloccate, molte persone continuano a morire nel Mediterraneo. Nei primi sei mesi del 2021, almeno 721 persone hanno perso la loro vita – con un incremento tre volte superiore rispetto allo stesso periodo del 2020. A Lampedusa i corpi delle vittime dell’ultimo naufragio sono un terribile promemoria della negligenza degli stati Ue”, conclude Medici senza frontiere.

(LaPresse)

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