NAPOLI – Il Vesuvio non dimentica. Gli ambientalisti non dimenticano. Anche quest’anno, come tutti gli altri, i vesuviani hanno deciso di ricordare un momento cruciale per la propria Terra: il grande incendio del 2017, le cui fiamme hanno cambiato per sempre le sorti e la storia del Parco Nazionale del Vesuvio. Uno dei modi migliori per evitare che disastri simili si verifichino di nuovo è infatti quello di ricordarli tutti assieme e percorrere le vie della distruzione, acquisendo la consapevolezza di quanto sia stato grave ciò che è accaduto e nel contempo ricordando che il Vesuvio è forte e la sua rinascita è già in atto anche grazie all’aiuto di chi ha nel cuore questo vulcano e le sue tradizioni e si spende, ogni giorno, per difendere e tutelare questa meravigliosa Terra. Dunque, dopo la tappa a quota mille dell’anno scorso e degli anni precedenti, anche quest’anno l’associazione Primaurora, insieme ad altre associazioni e Pro Loco dell’area vesuviana (ne sono in tutto 70), invitano tutti gli abitanti della zona a partecipare all’evento in programma domani. Una passeggiata per circa 3 chilometri tra le meraviglie del territorio vesuviano: si arriverà in un altro luogo simbolo del Parco, i cancelli della strada Matrone, via di accesso alla Riserva Tirone Alto Vesuvio, anch’essa ormai da molto, troppo tempo resa inaccessibile ai tanti cittadini che sono ancora in attesa di risposta alle richieste di autorizzazione inoltrate e per una fruizione che non sia quella esclusivamente motorizzata. Gli stessi cittadini che dovrebbero essere parte attiva nella vita del Parco Nazionale e suoi custodi ma che spesso sono invece completamente estraniati da essa. L’evento sarà dunque anche un’occasione per riflettere e discutere assieme delle problematiche dell’area protetta, delle possibili soluzioni da molto tempo sottoposte agli enti competenti e dell’importanza della conservazione della Natura e del ripristino post incendio per il futuro di questo immenso patrimonio naturalistico ed ambientale. Tutti elementi messi nero su bianco anche in una lettera firmata da una parte delle associazioni aderenti all’evento già inviata al Ministero in cui è stato chiesto che il nuovo Presidente del Parco Nazionale del Vesuvio sia una figura nuova, proveniente dal mondo dell’associazionismo ambientalista, e con spiccate competenze in ambito ambientale e di conservazione della natura, un conoscitore del territorio e delle sue dinamiche anche socio-culturali nonché amministrative, che abbia come primo obiettivo il ripristino post incendio e che miri ad un turismo di tipo ecologico a 360 gradi, aperto al dialogo con il mondo delle associazioni vesuviane e con le comunità locali, saldando nuovamente in tal modo il legame dell’Ente con i cittadini, e che faccia delle consulte (previste nello statuto stesso del Parco) un organo chiave con il quale amministrare un area protetta tanto importante ed immersa in un contesto molto difficile. “Domani – l’appello degli ambientalisti – unisciti anche tu per ricordare ancora una volta il Grande Incendio del 2017 perché ‘Il Vesuvio siamo Noi’ e le sue sorti dipendono anche dall’impegno di ognuno di noi. Il ‘Vesuvio non dimentica’”.
‘Il Vesuvio non dimentica’, la marcia in ricordo dell’incendio di 4 anni fa
Gli ambientalisti: è il primo passo per ripartire ed evitare stragi. Tra il 5 e il 21 luglio 2017 le fiamme hanno devastato quasi mille ettari di vegetazione