MILANO – Da Rio a Tokyo, Elisa Longo Borghini resta una certezza per l’Italbici. La 29enne piemontese della Trek-Segafredo concede il bis del podio ottenuto cinque anni fa: anche in Giappone, arriva un bronzo che vale tanto, strappato al termine di una gara durissima: “Ho corso più di cuore che di gambe”. La prima a tagliare il traguardo dopo i 137 chilometri del percorso dal Musashinonomori Park al Fuji International Speedway è stata Anna Kiesenhofer. Una vittoria che ha decisamente smentito i pronostici della vigilia. L’austriaca ha realizzato una vera impresa, andando in fuga sin dal primo chilometro con altre quattro ed è riuscita a resistere agli attacchi. E regalandosi la più bella giornata della sua carriera. La grande favorita, la 38enne olandese Annemiek van Vleuten, ha dovuto accontentarsi dell’argento. “E’ stata una corsa sofferta, segnata da un clima poco gentile e da tanto tatticismo”, ha commentato Longo Borghini, arrivata a 1’29” dalla vincitrice.
Van Vleuten ha chiuso la prova con un distacco di 1’15” e ha esultato con le braccia al cielo come avesse conquistato l’oro, ma si è scoperto successivamente che non aveva capito di essere arrivata seconda. “L’Olanda pensava di avere in mano la stuazione”, ha spiegato Longo Borghini. “Invece l’austriaca ha anticipato tutte. Annemiek pensava di aver vinto. Ma questo è il ciclismo”. Nella top ten anche Marta Cavalli, ottava: “Correre questa gara è stata un’emozione indescrivibile. Nonostante la mia gara non sia stata eccellente rimango soddisfatta, e aver portato a casa una medaglia con Elisa è un valore aggiunto”. Ed è un bronzo che rende particolarmente felice la piemontese allenata da Paolo Slongo: “Quando indosso la maglia azzurra è sempre uno stimolo in più. Sono contenta, faccio il mio. Io sono fatta così, mi piace mettere giù la testa e lavorare, e non fare tante scene”, ha spiegato. “Cerco di fare il mio lavoro al meglio, arriverà il giorno in cui vincerò un oro olimpico ma sono felice così”. Anche perché è una medaglia dal sapore particolare: “Ho sofferto molto nel mese di giugno, durante il Giro. Oggi ho corso con tutte le persone che mi vogliono bene nel cuore. Volevo regalare loro la gioia di una medaglia”.
Con la seconda medaglia a cinque cerchi si arricchisce il palmares dell’azzurra, che conta già 2 bronzi mondiali, un argento europeo in linea e 2 bronzi continentali di cui uno a crono. Ovviamente soddisfatto il tecnico Dino Salvoldi: “L’Italia ha gareggiato con lucidità e pazienza in una corsa particolare come l’Olimpiade. Noi abbiamo raggiunto il nostro obiettivo. Ci sarà una squadra piuttosto rammaricata questa sera. Brava alla vincitrice Kiesenhofer che non ha rubato nulla. Noi siamo felici di esserci confermati”. A congratularsi con Longo Borghini anche il presidente federale, Cordiano Dagnoni: “Una corsa data quasi per finita e poi è uscito questo risultato in una settimana che spero ci porti altre soddisfazioni. Longo Borghini è una certezza, sempre sul podio, speriamo di vederla presto sul gradino più alto. Lo merita”, ha commentato. E Dagnoni ha un motivo in più per sorridere: è la prima medaglia olimpica della sua gestione.
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