Sessa Aurunca – Violentata in spiaggia nella notte di Ferragosto. E’ il racconto choc di una 15enne di Secondigliano agli agenti della squadra mobile della questura. Alle 21 di domenica si presenta con i familiari al pronto soccorso dell’ospedale Cardarelli. Dice di aver subito una violenza durante una festa, un falò in località Sessa Aurunca nella notte tra il 14 e il 15 agosto. I medici effettuano i primi accertamenti: trovano riscontri e lo comunicano agli investigatori. Intanto i poliziotti rintracciano gli amici della ragazza.
Li ascoltano uno ad uno. Vogliono ogni dettaglio di quella notte. Con chi era? C’erano altre persone sulla battigia? La 15enne fa il nome del giovane, che avrebbe abusato di lei. E gli agenti della Mobile lo cercano per ascoltarlo. Serve la sua versione dei fatti, per cristallizzare la vicenda nel più breve tempo possibile. Le indagini della questura sono tuttora in corso. Il fascicolo è in Procura. Al momento sul tavolo degli inquirenti c’è la denuncia della ragazza e il racconto degli amici di quella notte trascorsa in spiaggia sul litorale vicino Sessa Aurunca.
Per ora si tratta di accuse. E tutto sarà più chiaro, quando sarà ascoltato anche il ragazzo. La 15enne parla di violenza sessuale, mentre festeggiava in spiaggia il Ferragosto. E ha fornito un quadro ben definito: ha delineato le circostanze e i dettagli. Ora saranno gli investigatori a ricostruire la vicenda.
Il lavoro è lungo e ci vorrà del tempo. Ieri mattina gli agenti della Mobile hanno effettuato un sopralluogo all’arenile, nel punto indicato dalla vittima. Alla ricerca di tracce dell’aggressione. Servono riscontri alla versione della 15enne. E sviluppi potrebbero arrivare già nella giornata di oggi, o domani. La Procura vuole raccogliere tutti gli elementi, per poi valutare il caso.
La 15enne del quartiere di Secondigliano era ancora sotto choc, quando è stata sentita dagli investigatori. La denuncia è stata formalizzata poche ore più tardi negli uffici della questura in via Medina. E da qui partono le indagini e gli accertamenti tecnici degli agenti. Di più. Gli inquirenti hanno anche i risultati delle verifiche dei medici all’ospedale Cardarelli.
Serve incastrare ora tutti i tasselli, per chiarire la vicenda. Gli specialisti della Mobile ci lavorano notte e giorno da 48 ore, coordinati dai magistrati della procura della Repubblica.