TORINO – Dietro al “sogno da bambino”, frase spesso abusata nel mondo del calcio, soprattutto da parte dei giocatori, questa volta sembra esserci qualcosa di più. Come una famiglia interamente juventina, un poster in cameretta di Nedved, Del Piero e Buffon, la voglia di misurarsi in una ‘grande’ per ripetere gli exploit in azzurro. Manuel Locatelli ha aspettato tanto questo momento, diventato finalmente realtà dopo un’estate vissuta sulle montagne russe, dal trionfo all’Europeo, vissuto da protagonista, fino alla lunga e snervante attesa per un trasferimento che si è concretizzato solo nelle ultime ore. “C’è stato un momento in cui ero molto in pensiero. Fortunatamente la mia fidanzata e la mia famiglia mi sono stati vicini”, ammette il centrocampista cresciuto nelle giovanili del Milan nella conferenza stampa di presentazione.
Locatelli però ha sempre avuto le idee chiare sulla sua destinazione: “la Juve è sempre stata la mia priorità, era il mio obiettivo principale – ha evidenziato – E’ sempre stato il sogno che avevo da bambino, abbiamo una famiglia juventina, siamo sempre stati juventini. Per me è una doppia emozione. Mi devo calar subito nella parte, se sono qui è perché me lo merito e sono pronto ad affrontare questa nuova avventura”. Proprio contro la Vecchia Signora, ai tempi del Milan, l’ex Sassuolo si è fatto conoscere segnando uno splendido gol a San Siro nell’ottobre del 2016. Una rete che, col senno di poi, si è rivelata come un boomerang per la crescita dell’azzurro. E che ha scatenato la reazione ‘da tifosa’ della nonna. “Lei è sfegatata, mi guardò e mi disse bravo per il gol, ma mi ricordò che il gol di Pjanic era regolare – il retroscena svelato dal centrocampista – Il Milan resterà sempre una pagina bellissima, è stato un momento incredibile che mi ha catapultato in una realtà in cui non ero pronto. Ero giovanissimo, avevo 19 anni. Ho sofferto molto dopo quel gol perché c’erano aspettative molto altre. Fortunatamente poi mi sono ripreso grazie al Sassuolo”.
Ora, a 23 anni, si apre un altro capitolo in bianconero. Con un nuovo numero, il 27 (“è un’avventura nuova e il 7 mi porta fortuna”) e una maggiore consapevolezza nei propri mezzi, acquisita anche durante la splendida cavalcata di quest’estate in nazionale. “Ho già esperienza in una squadra importante e l’Europeo mi ha aiutato ad affrontare questi palcoscenici. Poi dimostrerò in campo quello che devo fare”, spiega con sicurezza, aggiungendo di essere pronto per debuttare a Udine alla prima di campionato. “Non sono al 100% della condizione fisica. Sono abbastanza pronto, ho voglia di giocare ma questo lo decide il mister – sottolinea – Lo scudetto? E’ un obiettivo, non so se siamo i favoriti ma vogliamo vincerlo. E’ importante tornare a vincere perché questa è la mentalità che c’è qui”. Locatelli si è calato perfettamente nella parte.
di Alberto Zanello