Washington (Usa), 3 apr. (LaPresse/AFP) – “Controlleremo il nostro confine con il nostro esercito”, sarà un “grande passo”. Lo ha dichiarato il presidente americano, Donald Trump, incontrando i leader di Paesi baltici alla Casa Bianca e parlando della frontiera tra Stati Uniti e Messico, dove ha promesso di costruire un muro per impedire l’ingresso ai migranti non autorizzati.
“Il presidente Obama fece dei cambiamenti che praticamente crearono un non confine”, ha affermato il repubblicano, senza fornire spiegazioni. Trump si è scagliato contro il Messico per aver permesso a circa 1.500 dimostranti provenienti dall’America centrale di attraversare la frontiera con gli Stati Uniti. Come ogni anno da cinque anni, la manifestazione parte dallo Stato messicano del Chiapas diretta verso il confine americano, dove molti sperano di chiedere asilo. Trump ha descritto la mobilitazione della “carovana” come prova del fatto che serve un muro al confine. “Se raggiunge il nostro confine, le nostre leggi sono così deboli e così patetiche” che “è come se non avessimo un confine. Abbiamo bisogno di un muro che sia di almeno 700-800 miglia”, ha affermato il presidente.