Si apre oggi la Settimana Europea della Mobilità Sostenibile 2021. Un giorno scelto non a caso: il 16 settembre è infatti la Giornata Mondiale sul buco dell’ozono. Tanti gli eventi in programma per questa data così importante all’interno di una sette giorni che intende sensibilizzare tutti i cittadini, a partire dai più giovani, sul tema della difesa del Pianeta a tutti i costi, fin quando siamo in tempo. Tra le iniziative più virtuose in Campania c’è quella ideata dal Liceo Mercalli di Napoli, una scuola che da anni ormai si distingue per il suo impegno in materia ambientale, promuovendo dibattiti ed eventi volti all’educazione sui temi ecologici degli studenti e delle studentesse.
Stamattina è infatti in programma il Bike-to-school, formula in lingua inglese che, tradotta, significa ‘pedalare verso scuola’. Un modo per lasciare a casa gli inquinanti mezzi privati per andare a seguire le lezioni (finalmente in presenza) pedalando in allegria di buon mattino.
Il primo appuntamento i ragazzi, i genitori e i docenti che intendono partecipare alla pedalata di gruppo lo hanno fissato in piazza Salvatore di Giacomo (Giardinetti di Posillipo), Succursale, alle 7.30 e 8.30; e infine in Piazza Amedeo, Centrale, alle 8:40; alla Funicolare Centrale (Corso, Centrale, alle 8.40.
Per aderire o per proporre un nuovo appuntamento o, ancora, per aggregarsi lungo il percorso, basta scrivere una mail agli organizzatori dell’iniziativa (l’indirizzo è il seguente: biketoschoolnapoli@gmail.com, da cui vengono diffuse le informazioni relativa alle scuole amiche del clima). L’attività, promossa per favorire l’educazione civica e la sostenibilità tra i più giovani, è aperta a studenti, genitori e personale scolastico.
Gli studenti lasceranno la bici in cortile e scriveranno sul seguente tema: “In bici a scuola, come combattere il buco dell’ozono e la crisi climatica, divertendosi e in compagnia”. I testi migliori saranno pubblicati sui social di Bike-to-school, Teachers For Future e Fridays For Future, tutti movimenti ambientalisti nati negli ultimi anni e ispirati alla lotta a tutela dell’ambiente portata avanti dall’attivista svedese Greta Thunberg.
Come e perché praticare il Bike.to-school? La prima motivazione, importantissima, è quella dell’attività fisica, sempre più difficile da svolgere una volta ripreso il ritmo scolastico, che porta gli studenti e le studentesse a restare seduti per ore prima in classe e poi a casa, per svolgere i compiti. Il secondo motivo è, naturalmente, il divertimento di una pedalata tra amici. Pedalare è, in più, un’attività particolarmente indicata in tempi di pandemia: si mantengono le distanze tra le persone, restando però comunque in compagnia. Passando ai ‘pro’ ecologici, pedalando non si sprecano energie non rinnovabili e non si inquina l’aria. In un percorso casa-scuola di un chilometro, su 200 giorni scolastici tra andata e ritorno si possono infatti risparmare circa 66,5 chili di CO2, affermano dal Liceo Mercalli, attingendo ai dati forniti dal Comune Reggio Emilia.
Tutto quel che va fatto è controllare in anticipo la bici (che sia tutto a posto tra freni, specchietto e ruote), imparare come si rimette la catena della propria bici in caso per un attimo si stacchi, usare sempre il casco (non è obbligatorio, ma consigliato, soprattutto in una grande città come Naspoli) e, infine, indossare abiti comodi e normali: “Non serve la tutina da ciclista, siamo persone normali che si spostano in bici, non atleti in gara”, scherzano gli organizzatori. Che cosa state aspettando? Montate in sella per dire ‘no’ all’inquinamento dell’aria.
A scuola in bici: l’esempio del liceo Mercalli di Napoli
Così l'istituto apre la Settimana Europea della Mobilità Sostenibile. Gli appuntamenti degli studenti per andare a seguire le lezioni senza inquinare: si parte oggi, Giornata Mondiale sul buco dell’ozono