Calcio Juve, Allegri: “Con lo Spezia scontro salvezza. Da chi entra serve rispetto”

Spezia-Juventus, scontro salvezza. Se i numeri non mentono, Massimiliano Allegri non ha problemi nel presentare la sfida del 'Picco' secondo i dettami della classifica. E quest'ultima, ad oggi, parla impietosamente di una Signora ferma a quota 2 punti e zero vittorie, a -2 dalla sua avversaria di domani.

MILANO – Spezia-Juventus, scontro salvezza. Se i numeri non mentono, Massimiliano Allegri non ha problemi nel presentare la sfida del ‘Picco’ secondo i dettami della classifica. E quest’ultima, ad oggi, parla impietosamente di una Signora ferma a quota 2 punti e zero vittorie, a -2 dalla sua avversaria di domani. Ecco perché, al netto delle discussioni sull’atteggiamento e sugli errori dei bianconeri in questo tormentato avvio di campionato, la priorità è una soltanto: uscire dal campo dello Spezia con i tre punti. Anche perché, chiarisce il tecnico, con la vittoria le cose “si vedrebbero in modo diverso”. Ma, avverte, contro la formazione di Thiago Motta non sarà una passeggiata. “E’ una squadra che ha vinto a Venezia creando molto, è sbarazzina, gioca senza troppe preoccupazioni”, spiega. “Giocare nel suo stadio non è mai semplice. Dobbiamo essere, sotto l’aspetto mentale e della corsa, uguali a loro. Poi chiaramente le qualità tecniche dovranno venire fuori”. Di certo, Allegri non tollererà alcuni errori visti contro il Milan, match dove comunque “la squadra ha fatto una bella prestazione, anche nel secondo tempo. Ma dobbiamo migliorare perché sbagliamo troppo tecnicamente. Tra fine primo tempo e inizio secondo, in pochi minuti abbiamo sbagliato otto palle gratuite. In quei momenti bisogna avere una buona gestione della palla”, sottolinea. “Le potenziali occasioni le abbiamo avute noi, prima del loro pareggio. Se sbagli tecnicamente, alla lunga lo paghi. E potevamo pure perdere, negli ultimi minuti abbiamo pure rischiato”.

Inevitabilmente Allegri è invitato a tornare sullo sfogo post-gara catturato dalle telecamere, nel quale accusava i giocatori di essere poco pronti per la Juve. “E’ normale che possa averne uno anche io, sono umano, anche se vedo le cose in modo abbastanza distaccato. Il riferimento – spiega – è a quelli che vanno in panchina. Devono essere determinanti quando entrano, come approccio, altrimenti si rischia di giocare in 10. Vale per ogni partita. Chi scende in campo deve avere rispetto per chi va in panchina, chi entra deve dare una mano ai compagni. Si tratta di rispetto e responsabilità”, sottolinea il tecnico. “Per arrivare in fondo alla stagione, bisogna essere pronti. Quello che conta è il campo. E’ molto più semplice di quello che sembra”. Del match con i rossoneri non sono sfuggite nemmeno le scintille tra Szczesny e Rabiot, ma Allegri rassicura: “Non c’è nervosismo, è normale che possa esserci motivo di discussione. Nello spogliatoio è sempre successo. A volte anche durante l’allenamento c’erano un po’ di scazzottate, non fanno mica male… Si lavora per un obiettivo. Szczesny si è arrabbiato perché aveva richiamato Rabiot dicendogli di stare due metri dietro, lui si è fatto attirare davanti”, continua. “Nel corner successivo, se Rabiot non fosse stato due metri dietro, la palla l’avrebbe presa un giocatore del Milan e avremmo perso la partita”.

Errori che devono servire, dunque, da lezione per migliorare. Perlomeno, questo è l’auspicio perché l’idea che la vittoria sfugga anche domani rischia di mettere a serio rischio i piani scudetto. Oltre ad eguagliare, per le statistiche, una striscia negativa che risale al 1956. Per Allegri, però, “in questo momento parlare di obiettivi a lunga scadenza non ha senso. L’obiettivo è battere lo Spezia. Pensiamo a domani, poi vedremo”. Per centrare la missione, il tecnico è pronto a ricorrere al turnover “perché in molti hanno giocato tanto”. Per la sfida del ‘Picco’ è out Chiellini, febbricitante, gli altri tutti a disposizione ad eccezione di Arthur e Kaio Jorge che “dopo la sosta dovrebbero rientrare con la squadra”. Morata, uscito dalla sfida con il Milan con acciacchi muscolari, è recuperato, ma in avanti Kean è favorito. Gli unici titolari svelati dal tecnico sono Chiesa e De Ligt, mentre a livello tattico “non cambierà nulla”. A proposito dell’ex viola, Allegri chiarisce: “Tutti devono migliorare, anche Chiellini si mette in discussione. Chiesa ha qualità straordinarie di base, punta la porta e tira ma ci deve mettere lo smarcamento, non giocare tutte le palle a cento all’ora. Altrimenti al 60′ lo devi buttare via. Deve capire quando la palla va tenuta, quando bisogna dribblare”. Insomma, nella Juventus ancora in cerca di un’identità tutti devono sentirsi sotto esame.

LaPresse

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome