MILANO – “Sul ddl Zan c’è stato un suicidio organizzato o una assoluta incompetenza del Pd. Anche Romano Prodi la pensa così”. Così Ivan Scalfarotto, sottosegretario all’Interno, in un’intervista a Repubblica in cui sottolinea che “il Pd tra la fatica di trovare un punto di caduta e il grido ‘muoia Sansone con tutti i filistei’ ha preferito questa seconda strada. Siamo rimasti con niente”.
Scalfarotto rimanda al mittente le accuse contro Italia Viva: “Quando il voto è segreto, non si può mettere la mano sul fuoco su nessuno. Ma sono mancati 19 voti sul ddl Zan e i senatori renziani in aula erano 12: comunque i conti di chi ci accusa non tornano. Il voto segreto è una roulette russa. Quando si prevede un voto a rischio, si evita. Perché il risultato è la débacle”.
(LaPresse)