Trasferimenti negati a 9mila docenti. Ricorsi e rivolta davanti alla sede della Regione Campania

Oggi il Comitato degli insegnanti vincolati dalla Azzolina scende in piazza. Hanno già interessato del caso il giudice del lavoro

NAPOLI – Hanno bloccato tre anni della loro vita firmando un contratto, senza sapere di un vincolo che li costringe a restare lontani dalle loro famiglie. Succede a migliaia di docenti campani che sono entrati nel mondo della scuola nel 2020 e nel 2021 e che si ritrovano ingabbiati da una legge approvata due anni fa che vieta loro mobilità e assegnazioni provvisorie. Oggi faranno sentire la loro voce davanti la sede della Regione Campania, a Palazzo Santa Lucia, a partire dalle 10.30. Il Comitato nazionale docenti vincolati scende in piazza, con accanto i sindacati di categoria regionali Flc Cgil, Cisl, Uil, Snals, per chiedere che la loro situazione venga finalmente sbloccata. Si tratta di 9mila docenti campani, stando alle cifre fornite dal comitato, che sono costretti a viaggiare ogni giorno verso altre province, o a trasferirsi con figli al seguito, per tenere fede a quel contratto che hanno a lungo sognato e inseguito e che si è rivelato somigliare un po’ troppo a una trappola tesa dall’allora ministro Lucia Azzolina. Un centinaio di docenti hanno già fatto ricorso al giudice del lavoro, nello scorso mese di marzo, seguiti nella loro battaglia dall’avvocato Enrica Troisi. “Io ho ottenuto la sede a ben 142 chilometri da casa e dopo l’anno di prova non ho potuto fare domanda di trasferimento, ho dovuto rinunciare a qualsiasi richiesta e se la legge non cambia sarà così ancora almeno per altri due anni – spiega la presidente del Comitato nazionale docenti vincolati, Angela Mancusi – E questo vale per me, come per tutti gli altri docenti che sono entrati nella scuola tramite graduatoria ad esaurimento o tramite il concorso del 2016 e che hanno firmato i loro contratti negli ultimi due anni. Nessuno di noi, quando ha accettato, sapeva a cosa sarebbe andato in contro e questo non è giusto. Ci aspettiamo risposte dalla Regione che speriamo possa scendere in campo al nostro fianco in questa battaglia”. A ricevere la delegazione questa mattina sarà l’assessore Lucia Fortini. Servono risposte. A docenti che stanno dando la vita per la scuola e per il loro futuro. E che si sentono beffati. Traditi.

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