TORINO – Sale a ‘grave’ l’allerta terrorismo nel Regno Unito dopo l’attacco di domenica davanti a un ospedale di Liverpool che la polizia considera un atto di terrorismo. Il significato è semplice: un nuovo attentato è considerato altamente probabile. La ministra degli Interni Priti Patel ha detto ai giornalisti che l’aumento del livello di minaccia è avvenuto nel contesto del secondo incidente terroristico nell’arco di un mese, facendo probabilmente riferimento all’assassinio del deputato Tory David Amess, ucciso il 15 ottobre scorso.
La decisione è stata presa all’indomani dell’esplosione di un taxi a Liverpool, nella Remembrance Sunday, il momento in cui le persone in tutta la Gran Bretagna celebrano i caduti in guerra. Un attentato che ha causato la morte del responsabile e il ferimento del tassista, ma che avrebbe potuto avere conseguenze ben più gravi. Secondo le ricostruzioni, infatti, è stato il tassista ‘eroe’, David Perry, a impedire il peggio. L’uomo aveva caricato un passeggero a 10 minuti di tragitto dall’ospedale e lo stava portando lì, come da sue indicazioni. L’attentatore, però, portava con sé un ordigno esplosivo. E’ stato proprio l’autista a chiudere le porte dell’auto in modo che il colpevole non potesse fuggire, mentre lui riusciva a scappare pochi secondi prima dell’esplosione. “Il tassista, nei suoi sforzi eroici, è riuscito a deviare quello che avrebbe potuto essere un disastro assolutamente terribile all’ospedale”, ha detto la sindaca di Liverpool Joanne Anderson alla Bbc.
L’attacco è stato dichiarato un “incidente terroristico”, dopo che tre ventenni sono stati fermati domenica e un quarto lunedì. Tutti sono considerati collegati all’attentato. Ma, nonostante l’allerta sia alta, il primo ministro Boris Johnson è chiaro: si tratta di “un attacco rivoltante”, “un duro promemoria del fatto che tutti noi dobbiamo restare vigili”, ma “il popolo britannico non sarà mai intimidito dal terrorismo”.
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