Cina-Usa, Biden a Xi: la competizione non sfoci in conflitto. Ma è scontro su Taiwan

Quasi quattro ore di colloquio virtuale, con toni cordiali e richiami all'amicizia per promuovere il 'disgelo', ma anche con evidente tensione su punti delicati come Taiwan e diritti umani

Foto AP / Evan Vucci in foto il presidente Joe Biden

MILANO – Quasi quattro ore di colloquio virtuale, con toni cordiali e richiami all’amicizia per promuovere il ‘disgelo’, ma anche con evidente tensione su punti delicati come Taiwan e diritti umani. I presidenti cinese, Xi Jinping, e statunitense, Joe Biden, si sono incontrati in un vertice virtuale che ha messo sul tavolo gli equilibri (e le tensioni) globali, mentre le due superpotenze affrontano una competizione sempre più agguerrita. Alla fine del summit non c’è stato alcun annuncio, né conferenza stampa congiunta, ma una nota riassuntiva diffusa dalla Casa Bianca e ripresa dei media di stato cinesi. All’avvio dei colloqui, Xi ha salutato l’omologo chiamandolo “vecchio amico” con toni cordiali, dicendo che “Cina e Usa devono aumentare comunicazione e collaborazione”. Ha aggiunto: “E’ la prima volta che ci incontriamo virtualmente, non è positivo come un incontro faccia a faccia”. Anche Biden avrebbe preferito una riunione di persona, ma dall’inizio della pandemia Xi ha preferito non lasciare il Paese.

“Mi sembra sia nostra responsabilità come leader di Cina e Usa garantire che la competizione tra i nostri due Paesi non si trasformi in conflitto, intenzionale o meno”, ha detto Biden a Xi, all’inizio dell’incontro. Da quando Biden è arrivato alla Casa Bianca, a gennaio, nella relazione con la Cina non sono mancate le tensioni. Lo statunitense nei colloqui ha criticato Pechino per gli abusi dei diritti umani nei confronti della minoranza uigura, per la repressione delle proteste pro-democrazia a Hong Kong, per l’aggressiva pressione militare su Taiwan. La Cina ha risposto respingendo al mittente le accuse e chiedendo a Washington di non “interferire” in quelle che considera questioni interne.

Come previsto, il tema più critico è stata la situazione di Taiwan: la tensione si è alzata attorno all’isola che rivendica la propria indipendenza da quando Pechino ha inviato nuovi jet militari in sorvolo sul territorio che considera proprio e ha condotto esercitazioni militari in risposta alla visita di una delegazione Usa. Biden ha sottolineato che gli Usa “si oppongono con fermezza ai tentativi unilaterali di cambiare lo status quo o minare pace e stabilità nello stretto di Taiwan”. Minacciosa la risposta di Xi: incoraggiare l’indipendenza “è estremamente pericoloso, come giocare con il fuoco. Chi ci gioca, si brucia”.

“L’umanità vive in un villaggio globale, affrontiamo molte sfide insieme”, Cina e Usa “dovrebbero rispettarsi, coesistere in pace, cercare cooperazione favorevole a entrambi”, ha detto ancora Xi. Altri temi affrontati sono stati la crisi climatica, discutendo “l’importante ruolo” dei due Paesi, e questioni economiche e di concorrenza, per cui Biden ha chiarito di voler “proteggere i lavoratori e le industrie americani dalle pratiche commerciali ed economiche scorrette” di Pechino. Ancora, le sfide regionali come quelle legate alla Corea del Nord, all’Afghanistan e all’Iran.

(LaPresse/AP)

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