NAPOLI – Forza Italia sposa posizioni sempre più moderate e apre al dialogo con le forze progressiste come Italia Viva, ormai ben disposte a tendergli la mano, in barba ai mal di pancia di Lega e Fratelli d’Italia. In Campania è ormai evidente che il fronte ‘destrorso’ si è sgretolato non solo non correndo insieme in tutte le grandi città al voto, una tra tutte Benevento, ma anche promuovendo posizioni diverse a Napoli. Ieri, i parlamentari di Fi Domenico De Siano (a sinistra), Antonio Pentangelo e Carlo Sarro si sono detti pronti ad appoggiare il sindaco Gaetano Manfredi nella battaglia col governo per ottenere i fondi del patto per Napoli. “L’impegno dei parlamentari di Fi sarà assoluto, sarà massimo – hanno sostenuto – Siamo fiduciosi, un disimpegno del governo sulla capitale del Sud non è immaginabile: non sarebbe accettabile far pagare ai cittadini di Napoli le responsabilità di dieci anni di malamministrazione della città. Solleciteremo e impegneremo il Parlamento e, soprattutto, il governo perché gli impegni assunti da quella politica che oggi lo rappresenta vengano debitamente onorati”. Che a dirlo non siano solo parlamentari, ma anche dirigenti di partito: coordinatore regionale, coordinatore provinciale di Napoli e coordinatore provinciale di Caserta significa che ci sono cambiamenti di rotta in atto. Del resto parte dei berlusconiani sta manifestando da tempo un forte disagio rispetto alle posizioni, non sempre lineari degli alleati leghisti e meloniani. Certo, prima che il quadro si definisca è necessario attendere l’elezione del presidente della Repubblica, ma è chiaro che gli azzurri guardano con interesse e simpatia alle forze moderate, liberali e riformiste del Paese a partire da Iv. Il rapporto tra i leader Silvio Berlusconi e Matteo Salvini sembra vivere una seconda giovinezza (la prima risale al patto del Nazareno ndr) e i due potrebbero realmente dar vita al polo moderato, progressista, liberale e riformista di cui si parla ormai da mesi. Le prove sono già state fatte e il risultato è stato positivo. Napoli è stato un laboratorio, un esperimento ben riuscito e ripetibile. “Noi di Iv ci siamo, i nostri parlamentari Rosato e Migliore hanno già avuto modo di garantire sostegno incondizionato al sindaco – ha commentato la coordinatrice cittadina di Napoli di Iv Graziella Pagano (a destra) – Il fatto che dirigenti di Fi, partito che in consiglio comunale è all’opposizione, si esprima come forza di maggioranza fa notizia. Noi già alle Amministrative abbiamo fatto una lista con un pezzo di Fi. Una lista che io ho voluto fortemente perché Lanzotti e i suoi sono usciti da Forza Italia quando c’era l’abbraccio mortale sia con Salvini che con la Meloni. Vedremo se anche gli altri si libereranno da tale morsa per creare un centro riformista e liberale. In Europa – ha ricordato l’ex senatrice – si fa rassemblement con Macron, un rassemblement che si spera si possa fare anche in Italia. La nostra posizione è questa e saremo determinanti al di là delle cretinate che si dicono sulla nostra posizione rispetto alla destra”. La strada verso il rafforzamento dell’asse liberale e riformista è segnata e anche i berlusconiani, che piaccia o meno agli alleati, pare possano percorrerla insieme a Iv, Azione, Più Europa e buona parte dei moderati.
Forza Italia guarda a sinistra. Italia Viva: “Centro liberale”
Sarro, De Siano e Pentangelo con Cesaro: i renziani aprono