TORINO – Abuso di posizione dominante. Per questo motivo l’Autorità garante della concorrenza e del mercato, guidata dal presidente Roberto Rustichelli, ha inflitto una sanzione di oltre 1 miliardo di euro (1.128.596.156,33 euro per la precisione) alle società Amazon Europe Core, Amazon Services Europe, Amazon EU, Amazon Italia Services e Amazon Italia Logistica per violazione dell’art. 102 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione europea.
Secondo l’Antitrust, il colosso statunitense detiene una posizione di assoluta dominanza nel mercato nostrano dei servizi di intermediazione su marketplace, che ha consentito di favorire il proprio servizio di logistica, denominato Logistica di Amazon (Fulfillment by Amazon, Fba), ai venditori attivi sulla piattaforma Amazon.it ai danni degli operatori concorrenti e di rafforzare la propria posizione dominante.
L’autorità “ha ritenuto tale strategia abusiva particolarmente grave e, anche in considerazione della sua durata, degli effetti già prodotti e delle dimensioni del Gruppo”, motivo per il quale è stata erogata la maxi-multa. Inoltre, “per ripristinare immediatamente le condizioni concorrenziali nei mercati rilevanti” sono state imposte misure comportamentali che saranno sottoposte al vaglio di un monitoring trustee. Soddisfazione da parte di Bruxelles: “Questo caso è un esempio di coordinamento di successo tra la Commissione e l’Autorità italiana garante della concorrenza, che era nella posizione ideale per condurre un’indagine separata sulla condotta di Amazon in Italia”, ha affermato la portavoce della Commissione Ue, Arianna Podestà.
Dal canto suo la società con sede a Seattle ha fatto sapere di essere “in profondo disaccordo” con la decisione e ha annunciato ricorso. “La sanzione e gli obblighi imposti sono ingiustificati e sproporzionati. Più della metà di tutte le vendite annuali su Amazon in Italia sono generate da piccole e medie imprese, e il loro successo è al centro del nostro modello economico. Le piccole e medie imprese hanno molteplici canali per vendere i loro prodotti sia online che offline: Amazon è solo una di queste opzioni”, ha sottolineato in una nota.
All’utilizzo del servizio Logistica di Amazon, ha evidenziato invece l’Antitrust, è legato l’accesso a un insieme di vantaggi essenziali, tra i quali spicca l’etichetta Prime, per ottenere visibilità e migliori prospettive di vendite su Amazon.it. Il colosso di Bezos dovrà concedere ogni privilegio di vendita e di visibilità sulla propria piattaforma a tutti i venditori terzi che sappiano rispettare standard equi e non discriminatori di evasione dei propri ordini, in linea con il livello di servizio che la piattaforma intende garantire ai consumatori Prime. Dovrà definire e pubblicare gli standard e, a far data da un anno dall’assunzione della decisione, astenersi dal negoziare con i vettori e/o con gli operatori di logistica concorrenti – per conto dei venditori – tariffe e altre condizioni contrattuali applicate per la logistica dei loro ordini su Amazon.it, al di fuori di Fba.
LaPresse