UDINE – I finanzieri del comando provinciale di Udine, sotto il coordinamento della locale Procura della Repubblica, hanno dato il via a un piano di interventi a contrasto delle frodi in materia di misure di sostegno al reddito. In tale ambito, con la collaborazione della casa circondariale di via Spalato e in sinergia con l’Inps, sono stati individuati diversi nuclei familiari che hanno percepito il reddito di cittadinanza senza averne i requisiti. Le indagini delle Fiamme gialle hanno fatto emergere, finora, 49 persone, già denunciate alla Procura della Repubblica di Udine, che hanno percepito indebitamente il reddito di cittadinanza o perché condannate, o in carcere, o sottoposte a misure alternative alla detenzione, oppure perché non avevano comunicato le circostanze che avrebbero ridotto il valore del sostegno percepito. Il totale delle erogazioni irregolari finora scoperte è di quasi 330mila euro. Sono in corso le procedure di revoca da parte dell’Inps che, al momento, ha già provveduto a far decadere il beneficio non spettante nei confronti di 41 persone, per un importo totale superiore a 270mila euro. Gli approfondimenti – tuttora in corso – sono stati condotti incrociando i dati della popolazione carceraria degli ultimi anni con le banche dati dei percettori del sostegno, nonché con l’analisi delle Dsu presentate per l’erogazione del Rdc e dei documenti forniti a supporto delle dichiarazioni, svolgendo inoltre verifiche anagrafiche nei Comuni per accertare la reale composizione dei nuclei familiari.
(LaPresse)