Patto anti faida Mazzarella-Contini

Il sospetto degli inquirenti: la cosca di San Giovanni ora si è riorganizzata

NAPOLI – Patto Mazzarella-Contini per evitare una faida. Il clan di San Giovanni a Teduccio si sta riorganizzando nel quartiere Poggioreale. Qui ha la base operativa. E dà qualche noia ai Contini, che coabitano al rione Sant’Alfonso. Gli investigatori hanno avviato indagini per raccogliere informazioni in via confidenziale: ci sono state frizioni negli ultimi giorni a causa della nuova politica di forte espansione dei Mazzarella nel centro città (entrati anche nell’ex regno dei Giuliano a Forcella, dove ora controllano le principali piazze di spaccio). Così i boss dei due schieramenti hanno deciso di trovare una soluzione. E si sono visti per raggiungere un accordo ed evitare uno scontro nelle palazzine, dove coabitano i colonnelli delle cosche. Ai Mazzarella va la vendita della droga e ai Contini spettano le estorsioni. Così non c’è il rischio di pericolosi accavallamenti. Almeno per ora. E su questo binario si va avanti. Del resto i Contini hanno da sempre un profilo quasi imprenditoriale. Inseriti nel maxi ‘cartello’ dell’Alleanza di Secondigliano, insieme ai Licciardi della Masseria Cardone e ai Mallardo di Giugliano. Sul fronte opposto i Mazzarella hanno avviato una ristrutturazione del clan in grande stile. Alcuni ras hanno già deciso di trasferirsi a Forcella. Gli inquirenti hanno registrato ‘grandi manovre’ a Poggioreale. Poco tempo fa fuochi d’artificio esplosi di notte nel cuore delle palazzine al rione Luzzatti per oltre un’ora. Gli abitanti esausti hanno avvertito la polizia e sono scattate le indagini. Per gli investigatori, quasi impensabile festeggiare un compleanno alle tre di notte. Sospettano che siano messaggi lanciati dalla cosca di San Giovanni a chi abita nella zona: il gruppo si è appena riorganizzato dopo gli arresti eccellenti ed è pronto a prendersi il quartiere. E’ il sodalizio, che più si sta muovendo al momento. Non è un caso che i ras ora si facciano vedere in strada molto più spesso. Lo raccontano le cronache negli ultimi giorni. Non solo. Qui per i clan non è mai stata vita facile. Si può dire che sul lato opposto della strada ci sono i potenti Contini, che hanno da sempre un avamposto al Luzzatti. Entrambi bravi a non pestarsi i piedi. Fino ad oggi. Il patto di non belligeranza potrebbe saltare da un momento all’altro, alla prima discussione. Alla polizia sono arrivati segnali dal territorio, che vanno in questa direzione e ha informato la Procura. Per gli inquirenti basta anche una banale lite in strada per scatenare qui una nuova faida. A Poggioreale sono stati intensificati i pattugliamenti. Anche per captare le manovre di affiliati e boss. Pochi giorni fa le ‘sentinelle’ delle forze dell’ordine hanno notato ripetuti spostamenti dei ras al Luzzatti con tanto di scorte. E non succedeva da anni. Almeno a questo ritmo. Più di una volta. Un cordone con più uomini e veicoli, una sorta di carovana tra auto e scooter attraversa le palazzine popolari. E in poche ore raccolgono elementi a sufficienza, per ritenere che siano i ras dei Mazzarella, si stanno incontrando per riorganizzare il clan, dopo gli ultimi arresti eccellenti. C’è da affidare la gestione di importanti piazze di spaccio e incarichi di vertice in diversi quartieri. Da sempre considerano il Luzzatti il loro feudo, una casa. Ma è solo una soluzione logistica. Fanno affari a Ponticelli e nel centro storico, nella zona della Maddalena e a Forcella. Senza dimenticare l’area dei mercatini. Ma cosa ha fatto scattare il campanello d’allarme? I boss non si spostano di frequente (come accade in queste ore nel rione), perché la maggior parte ha misure, che limitano la libertà personale e quasi sempre la circolazione. Dunque lo fanno solo per motivi vitali, come la ‘ristrutturazione’ della cosca.

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