ROMA – La premiership del britannico Boris Johnson è sempre più in bilico mentre sono filtrate nuove notizie su altri party tenuti a Downing Street durante il lockdown. Testimoni oculari hanno riferito al Daily Telegraph che lo staff del Numero 10 avrebbe organizzato due feste con alcol e musica la sera prima del funerale del principe Filippo nell’aprile dello scorso anno. In giornata sono arrivate le scuse dall’ufficio di Johnson alla famiglia reale. Il portavoce del premier, Jamie Davies, ha affermato che il governo ha riconosciuto che i party hanno causato “una significativa rabbia popolare”. “È profondamente deplorevole che ciò sia avvenuto in un momento di lutto nazionale e Downing Street si è scusata con il palazzo”, ha aggiunto. L’ufficio ha poi precisato che Johnson non era presente nella sua residenza ufficiale quel giorno e non era a conoscenza del fatto che fossero in programma dei party.
Secondo il Daily Telegraph circa 30 persone hanno preso parte agli eventi, uno in onore di James Slack, allora portavoce del primo ministro, l’altro per il congedo di uno dei fotografi personali del premier. Un membro dello staff sarebbe stato addirittura mandato con una valigia in un supermercato per fare incetta di alcolici.
L’ex capo della comunicazione del premier, James Slack, si è scusato “senza riserve” per il party del 16 aprile 2021. “Non sarebbe dovuto avvenire nel momento in cui è avvenuto” e “vorrei scusarmi senza riserve per la rabbia e il dolore causati”, ha detto l’ex collaboratore di Bojo.
La notizia ha sconcertato molti nel Regno Unito per la tempistica, visto che i raduni si sono tenuti il giorno prima che la regina Elisabetta II comparisse ai funerali del marito, seduta da sola, a causa delle regole di distanziamento in atto per rallentare la diffusione del coronavirus. “Sono profondamente dispiaciuto e mi assumo la piena responsabilità”, ha aggiunto Slack, che ha lasciato il governo l’anno scorso e adesso è vice direttore del tabloid The Sun.
Johnson non è accusato di aver partecipato ai due raduni ma la rivelazione arriva dopo che mercoledì il primo ministro si è scusato alla Camera dei Comuni per il cosiddetto ‘partygate’, in riferimento a una festa nel giardino di Downing Street avvenuta a maggio del 2020, quando il Paese era in lockdown. Johnson in quell’occasione ha ammesso di aver partecipato alla riunione, dicendo però che credeva si trattasse di un incontro di lavoro. Gli scandali hanno compromesso sempre di più la posizione di BoJo e lo scontento è cresciuto nelle fila dei conservatori che, se i numeri lo permetteranno, potrebbero sfiduciare il leader e aprire la strada a un nuovo premier. E tra i possibili successori circola il nome del ministro del Tesoro Rishi Sunak.
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