Borsa: Tokyo chiude in calo a -2,80%, Asia debole

La borsa di Shanghai cede lo 0,63%, Hong Kong -0,42%, Sidney -1,03%, Seoul -0,73%

Foto AP / Ahn Young-joon

ROMA – Da Wall Street alle borse asiatiche, l’ondata di sell off continua ad abbattersi sull’azionario mondiale. L’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo ha perso fino a -3% circa, chiudendo in calo del 2,80% a 27.467,23 punti. La borsa di Shanghai cede lo 0,63%, Hong Kong -0,42%, Sidney -1,03%, Seoul -0,73%.

Ieri il Dow Jones è capitolato di 540 punti, zavorrato dallo scivolone di Goldman Sachs, crollato fino a -7% dopo la diffusione della trimestrale; lo S&P 500 è sceso dell’1,8%, il Nasdaq Composite è scivolato del 2,6%.

A condizionare la borsa Usa, l’ennesima fiammata dei tassi dei Treasuries Usa, proseguita nelle ultime ore. I decennali sono schizzati fino all’1,877%, al record dal gennaio del 2020, in crescita di ben 10,5 punti base. I tassi dei Treasuries a 30 anni sono saliti fino a +7,7 punti base, al 2,192%, mentre i tassi a due anni – che riflettono maggiormente le aspettative dei trader sui tassi di breve termine -sono balzati fino all’1,05%, superando la soglia dell’1% per la prima volta in due anni.

A questo punto, tra gli economisti si diffonde l’aspettativa di un maxi rialzo dei tassi Usa nel mese di marzo, pari a 50 punti base, per calmierare le aspettative sull’inflazione.Anna Wong, responsabile economista di Bloomberg Economics, ritiene che, in base alla BE rule (la regola di Bloomberg Economics), a questo punto la Federal Reserve potrebbe alzare i tassi sui fed funds di 50 punti base nel mese di marzo, per poi procedere con altre cinque strette monetarie, ciascuna di 25 punti base, fino alla fine del 2022.

(LaPresse)

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