Inflazione, corre in area Ocse: a dicembre al 6,6%, ai massimi da 30 anni

L'inflazione sempre più osservata speciale.

MILANO – L’inflazione sempre più osservata speciale. Corre ancora. E non solo in Italia. Il termometro sale in tutti i Paesi dell’Area Ocse, dove è arrivata al 6,6% nei 12 mesi fino a dicembre 2021, rispetto al 5,9% di novembre e solo all’1,2% a dicembre 2020, raggiungendo il tasso più alto dal luglio 1991.

In primo piano i rincari energetici. I prezzi dell’energia sono aumentati del 25,6% nell’area nei 12 mesi fino a dicembre 2021, due punti percentuali in meno rispetto al 27,6% di novembre, ma elevati rispetto al 4,2% di dicembre 2020.

L’inflazione dei prezzi alimentari sempre nella zona Ocse è fortemente aumentata al 6,8% di dicembre, rispetto al 5,5% di novembre e al 3,2% di dicembre 2020.

Escludendo generi alimentari ed energia, anche l’inflazione su base annua dell’Ocse è aumentata notevolmente, attestandosi al 4,6%, rispetto al 3,9% di novembre, e ha contribuito in modo significativo inflazione primaria in un certo numero di grandi economie.Per il 2021 nel suo complesso, l’inflazione annua nell’OCSE è salita al 4,0%, rispetto all’1,4% nel 2020, il tasso medio annuo più alto dal 2000. I prezzi dell’energia sono aumentati del 15,4%, il tasso più alto dal 1981. In confronto, erano diminuiti del 6,5% nel 2020. Escludendo cibo ed energia, l’inflazione annua è salita al 2,9%, rispetto all’1,8% nel 2020.

L’impennata da record a dicembre – fa notare l’Ocse – è stata in parte determinata dall’inflazione in Turchia, balzata al 36,1% a dicembre, dopo il 21,3% di novembre. Inflazione turca che galoppa più che mai.

Nel Paese della Mezzaluna su base annua è arrivata a quasi al 49%, toccando il massimo da quasi 20 anni, erodendo ulteriormente la capacità delle persone di acquistare anche beni di prima necessità come il cibo. L’Istituto statistico turco ha affermato che l’indice dei prezzi al consumo è aumentato di poco più dell’11% a gennaio rispetto al mese precedente. L’aumento annuale dei prezzi dei generi alimentari è stato superiore al 55%, secondo i dati. Il tasso di inflazione è stato il più alto dall’aprile 2002 in un paese che sta affrontando uno sconvolgimento economico e una crisi valutaria, innescata da una serie di tagli dei tassi di interesse.

Escludendo comunque la Turchia, l’inflazione nell’area OCSE è aumentata più moderatamente, al 5,6%, dopo il 5,3% di novembre.

Il focus resta sul caro prezzi e lo sa bene la Bce. L’Eurotower ha deciso di lasciare invariati i propri tassi di riferimento, ma dovrà affrontare presto, forse già a marzo – quando pubblicherà l’aggiornamento delle previsioni di inflazione e di crescita – il tema dell’inflazione e la conseguente strategia di policy.

LaPresse

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