ROMA – Roma saluta Monica Vitti. Il Campidoglio rende omaggio all’attrice scomparsa mercoledì scorso all’età di 90 anni, ospitando la camera ardente nella sala Protomoteca, come fu per Alberto Sordi e per David Sassoli. Commosso il sindaco della Capitale, Roberto Gualtieri, che dopo aver atteso il feretro ha assicurato: “Vogliamo onorare Monica Vitti. La casa del cinema, oggi e domenica, organizza una rassegna su di lei ma cercheremo anche di ricordarla adeguatamente intitolandole un luogo nella sua città”. Domani la camera ardente sarà aperta dalle 10 alle 13 per dare l’addio a Vitti, prima del funerale che sarà celebrato alle 15 nella chiesa degli artisti a piazza del Popolo.
Il feretro, giunto sul Colle della città eterna, è incorniciato da rose gialle e mimose, mentre sullo schermo della Sala scorrono le immagini della carriera della celebre attrice e un ‘grazie Monica’. Sullo sfondo uno stendardo della Lazio, la sua squadra del cuore. Il primo ad arrivare stamattina è il presidente della regione Lazio, Nicola Zingaretti. Subito dopo il ministro per i beni e le attività culturali, Dario Franceschini, l’ex sindaco di Roma Walter Veltroni e il presidente dell’associazione nazionale industrie cinematografiche, audiovisive e multimediali Francesco Rutelli. L’attrice Marisa Laurito, la scrittrice Dacia Maraini e la collega Giovanna Lalli, emozionate, ricordano il sorriso e l’allegria dell’amica e collega.
Non solo volti noti, ma anche tanti romani, salgono la scalinata del Campidoglio per porgere l’ultimo saluto a Vitti. Non è la folla dell’ultimo saluto ad Alberto Sordi o Gigi Proietti, ma il sentimento è forte per quell’artista che ha lasciato la scena 20 anni fa, imprimendo nella mente dei suoi fan quel volto giovane contornato dai folti capelli biondi. Tanti i fiori e tra questi spunta un mazzo avvolto nella pagina de ‘Il Manifesto’ dedicata a Monica Vitti dopo la sua morte, con scritto ‘Ma ndo vai’. Celebre è il richiamo al film ‘Polvere di stelle’ del 1973, dove l’artista recitava proprio al fianco di Albertone.
Nessuno ha mai visto invecchiare Monica, se non il marito Alberto Russo, che le è stato accanto fino alla fine. L’artista, interprete magistrale de “La ragazza con la pistola” musa di Michelangelo Antonioni, rimarrà tuttavia protagonista indiscussa del cinema italiano.(LaPresse)