Tutti contro tutti, i centristi pronti a schierarsi con chi vince

Sommese: “Dopo il voto sul Quirinale si può solo puntare sui moderati”

NAPOLI – Fase complicata per le coalizioni di centrodestra e centrosinistra, vento in poppa per i ‘centristi’ che alle prossime Politiche vogliono fare la differenza. Al di là dei sondaggi, non c’è partito che possa dirsi in salute, ognuno ha i propri demoni con cui combattere: per il Pd è il correntismo, per i 5 Stelle la mancanza di una governance, per Leu la sopravvivenza, per la Lega convincere gli alleati a non mandare a carte quarantotto la coalizione, per Fratelli d’Italia trovare nuovi alleati e per Forza Italia un erede di Silvio Berlusconi. In questo quadro si inseriscono partiti, ad oggi, minori che mettendosi insieme possono fare da ago della bilancia e intercettare il malcontento che sia alle scorse Regionali che alle ultime Amministrative si è tradotto nella presenza di molte liste civiche. Ed è proprio sulla possibilità di essere attrattivi per chi non appartiene ad una bandiera di partito che puntano Italia Viva, Cambiamo, Coraggio Italia, Azione, Più Europa e Noi di centro per avere maggiore peso politico.

Alcuni partiti più piccoli, come Azione, si stanno strutturando in Campania: proprio ieri c’è stata l’elezione di Giuseppe Sommese a segretario regionale del partito, con l’obiettivo di crescere grazie all’inclusione di chiunque ne voglia condividere programmi e progetto. “Gli ultimi dati ci dicono che si avverte la necessità di un centro che esprima un consenso forte e deciso – ha detto Sommese – Ma più che parlare di centrismo politico è importante che si torni a parlare di centralità della politica. Siamo pronti ad accogliere tutte quelle forze riformiste, europeiste e liberaldemocratiche che condividono la nostra proposta politica e che intendono puntare sulla qualità degli amministratori locali che vivono e conoscono più di tutti i bisogni dei cittadini. Bisogni a cui il Parlamento non può negare la sua attenzione. Siamo convinti che non c’è soglia di sbarramento che tenga dinanzi all’esigenza della gente di tornare alla politica. Dopo la frammentazione che si è creata sul metodo dell’elezione del presidente della Repubblica il quadro politico è scomposto e l’unica ricetta che può essere davvero utile ai cittadini è un partito di centro con valori liberaldemocratici, riformisti ed europeisti”. Mentre centrodestra e centrosinistra arrancano, l’operazione di recupero del civismo per rafforzare il centro è iniziato.

Sia il centrosinistra che il centrodestra si stanno scervellando su come rafforzarsi in vista delle Politiche attraverso l’allargamento ai centristi che puntano a presentarsi sotto l’unica bandiera di Italia al centro. O almeno è a questo che sperano di arrivare Matteo Renzi e Giovanni Toti con l’appoggio in Campania di Clemente Mastella e Noi di centro. Superare la soglia di sbarramento, ottenere un buon risultato e poi decidere se ‘prestare’ quel tesoretto a chi tra centrodestra o centrosinistra vincerà le elezioni.

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