MILANO – Quello dell’eutanasia “è un tema che va affrontato, vanno date delle risposte. Io ammiro Coscioni, Cappato e i radicali che hanno portato avanti questa battaglia. La civilissima Olanda, diceva Montanelli, aveva riconosciuto l’eutanasia già nel 2002. Il Parlamento deve rispondere perché l’opinione pubblica è favorevole. Vuole una risposta. L’evoluzione culturale del Paese lo richiede. Ma se penso a quanto ci siamo dovuti spendere per vedere riconosciuto un diritto che già c’era, capisco la difficoltà nel vedere riconosciuta un diritto totalmente nuovo”. Così Beppino Englaro, papà di Luana, costretta a vivere per 17 anni in uno stato vegetativo contro la sua manifesta volontà, in un’intervista a La Stampa dopo l’inammissibilità del referendum sull’eutanasia arrivata dalla Consulta.
(LaPresse)