PISA – Ucciso dall’amianto che aveva respirato per anni sul luogo di lavoro. Lo stabilisce una sentenza del tribunale di Pisa, come riporta oggi il quotidiano Il Tirreno nell’edizione di Pisa. L’uomo, Domenico Ibba, morto a 71 anni lo scorso 27 febbraio, era dipendente dell’inceneritore di Ospedaletto (Pisa). Nella sua sentenza il giudice ha riconosciuto il nesso tra l’esposizione all’amianto a cui era rimasto esposto per anni e la malattia professionale, e ha imposto all’Inail di versare la rendita al 30 per cento che sarebbe spettata a Ibba alle eredi, moglie e figlia, assistite dall’avvocato Ivo Gronchi. Dal 1980 e fino al novembre 1995 Ibba aveva lavorato come capo manutentore per la Ecosud Spa. Poi, fino al 2004, aveva lavorato per il Consorzio Inceneritore e la società Laboratorio Ambiente Srl, “operando sempre – ha stabilito il giudice – in ambiente lavorativo in cui erano presenti le polveri di amianto e rimanendo esposto, per esigenze di servizio, alle medesime”.
(LaPresse)