Ucraina, Biden rinsalda fronte transatlantico e avverte: “Se Putin userà armi chimiche risponderemo”

In foto il presidente Joe Biden (Foto AP/Evan Vucci)

ROMA – L’Occidente è più unito che mai. E’ il messaggio che il presidente Usa Joe Biden ha voluto recapitare al presidente russo Vladimir Putin a un mese dall’inizio della guerra in Ucraina. Il Commander in chief è volato a Bruxelles per rinsaldare i legami transatlantici prendendo parte ai vertici della Nato, del G7 e del Consiglio europeo, incentrati sulla risposta da dare all’aggressione di Mosca.

Se Putin “userà le armi chimiche risponderemo”, ha messo subito in chiaro Biden, parlando di una delle principali preoccupazioni sorte tra gli alleati, oltre a quella dell’uso delle armi nucleari. “La natura della risposta dipenderà dalla natura dell’uso”, ha specificato Biden, sottolineando però che con la Nato non era stata ancora presa una decisione. Sul tema è intervenuto anche il segretario generale dell’Alleanza atlantica Jens Stoltenberg, affermando che l’uso di armi chimiche cambierebbe la natura del conflitto.

La Nato ha inoltre aumentato la fornitura di attrezzature per aiutare Kiev a proteggersi da queste minacce, oltre che da quelle nucleari. Il presidente Usa ha annunciato nuove sanzioni da parte di Washington, che colpiranno 400 tra politici, oligarchi e aziende della difesa. E ha promesso due miliardi di dollari in più di equipaggiamenti militari all’Ucraina e 1 miliardo per aiutare la popolazione. Inoltre, al termine del vertice Nato, ha affermato che insieme agli alleati si sta valutando l’invio di attrezzature aggiuntive a Kiev, inclusi sistemi di difesa aerea.

Le sanzioni adottate finora contro la Russia avranno un costo anche per l’Occidente. “La carenza di generi alimentari sarà reale”, ha avvertito il presidente Usa, sottolineando che con gli alleati stanno valutando il modo per far fronte a questa problematica. “Russia e Ucraina sono state il ‘cestino del pane’ dell’Europa per il grano, ne abbiamo discusso molto al G7”, ha aggiunto, “noi e il Canada abbiamo parlato di come poter aumentare e disseminare più rapidamente per i generi alimentari di cui si sente la mancanza”, “invitiamo i paesi a togliere i limiti per l’invio di alimenti all’estero”.

“Le sanzioni non sono un deterrente, non hanno mai funzionato da deterrente, la principale idea è di aumentare il dolore e dopo oggi l’idea è che continueremo nel tempo, questo fermerà Putin”, ha aggiunto Biden, sottolineando poi che la Nato è “più unita e più forte che mai”. Il presidente russo “ha ottenuto esattamente il contrario di ciò che avrebbe voluto con il conflitto in Ucraina, ha detto Biden, accusandolo di aver voluto dividere l’Occidente.

Oltre al problema della carenza di generi alimentari, l’Unione europea in particolare deve far fronte a quello della dipendenza energetica dal gas russo, che Bruxelles mira a ridurre. L’obiettivo non è facile da raggiungere in particolare per quei Paesi come Germania e Italia che sarebbero più penalizzati dal blocco dell’import. La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen arrivando al Consiglio europeo ha riferito che verrà annunciato insieme a Biden un nuovo capitolo della partnership energetica tra l’Unione e gli Usa che riguarderà l’aumento della fornitura di gas naturale liquefatto da Washington, che sostituirà quello russo.

Il fronte dell’Occidente appare compatto e lo ha dimostrato anche nella votazione all’Assemblea generale dell’Onu di una risoluzione che incolpa la Russia per la crisi umanitaria in Ucraina e sollecita un cessate il fuoco immediato. Il testo è stato approvato con 140 voti favorevoli. Contrari solo Russia, Bielorussia, Siria, Corea del Nord ed Eritrea. La Cina si è astenuta.(LaPresse)

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