Ucraina, Boris Johnson a sorpresa da Zelensky. Kiev denuncia massacro a Makariv

In questa immagine fornita dall'Ufficio stampa presidenziale ucraino, il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy, a destra, e il primo ministro britannico Boris Johnson si stringono la mano durante il loro incontro a Kiev, Ucraina, sabato 9 aprile 2022. Boris Johnson si è recato in Ucraina per incontrare il presidente Volodymyr Zelenskyy in segno di solidarietà. I due leader incontrati sabato hanno discusso del "sostegno a lungo termine del Regno Unito all'Ucraina", incluso un nuovo pacchetto di aiuti finanziari e militari, ha affermato l'ufficio del primo ministro. (Ufficio stampa presidenziale ucraino tramite AP)

ROMA – Boris Johnson si reca a sorpresa a Kiev dall’ “amico” Volodymyr Zelensky per dimostrare il “supporto incondizionato” del Regno Unito al popolo ucraino contro la “barbarica aggressione russa”. Non solo, Downing Street annuncia anche l’invio in Ucraina di 120 veicoli blindati e sistemi antinave. Zelensky incassa e coglie l’occasione per invitare le democrazie occidentali a “seguire l’esempio” di Londra.

Intanto fanno discutere le dichiarazioni del’Alto rappresentante per la politica estera della Ue, Josep Borrell che parla di una guerra che “sarà vinta sul campo”. Dura la reazione di Mosca. Secondo il presidente della Duma, Vyacheslav Volodin, il capo della diplomazia europea andrebbe “licenziato” dal suo ruolo in quanto il suo compito sarebbe quello di giungere a una soluzione del conflitto attraverso il dialogo. E sull’invio di armi all’Ucraina si esprime pure l’ambasciatore russo negli Usa, Anatoly Antonov secondo cui queste azioni “possono portare gli Stati Uniti e la Russia sulla strada del confronto militare diretto”

L’Europa si mobilita anche per i profughi tramite la campagna internazionale ‘Stand up for Ukraine’. “Abbiamo raccolto 9,1 miliardi di euro per le persone in fuga dall’invasione”, dichiara la presidente della Commissione, Ursula Von der Leyen. Fra i contributi anche 610 milioni di euro da parte dell’Italia che, sottolinea il premier Mario Draghi, non si è voltata dall’altra parte accogliendo i rifugiati “a braccia aperte”.

Dal campo di battaglia nel frattempo arrivano altre notizie di stragi. A Makariv, secondo il ministro della Difesa di Kiev, sarebbero stati trovati 132 cadaveri di persone con evidenti segni di tortura mentre a Bucha il bilancio delle vittime sale a 360 fra cui almeno 10 bambini. Il leader di Kiev, Volodymyr Zelensky, dice di non riuscire “più a piangere” dopo gli ultimi massacri di civili ma, allo stesso tempo, rimarca di essere “sempre pronto” al dialogo con Mosca.

Il ministro degli Esteri, Dmytro Kuleba, dal canto suo rende nota la creazione di “un archivio online per documentare i crimini di guerra della Russia”. E per preparare l’assalto al Donbass i russi, secondo quanto riportano alcune fonti di intelligence, avrebbero deciso un cambio della guardia, Al vertice delle operazioni militari ci sarebbe ora il generale Alexander Dvornikov, un veterano della guerra in Siria.

Ma oltre alle perdite sul campo Mosca potrebbe doverne affrontare altre anche nel medio periodo. Emergono infatti particolari inquietanti su quanto accaduto attorno alla centrale nucleare di Chernobyl dove i soldati di Mosca avrebbero scavato trincee “a mani nude” entrando inevitabilmente in contatto con materiale radioattivo. I militari che hanno compiuto questa operazione “non hanno più di un anno di vita” la lugubre profezia del ministro dell’Energia ucraino German Galushchenko.(LaPresse)

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