Ucraina, Mosca consegna richieste a Kiev e testa missile intercontinentale

Foto AP - Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov parla ai giornalisti a Mosca, in Russia

ROMA – La Russia ha consegnato all’Ucraina una bozza con all’interno le sue richieste per arrivare a un accordo e ora aspetta una risposta da Kiev. “La palla è nel loro campo”, ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. Tra le istanze russe ci sono “il riconoscimento delle moderne realtà territoriali, inclusa la proprietà russa della Crimea e l’indipendenza delle autoproclamate repubbliche di Luhansk e Donetsk.

Poche ore dopo Mosca ha testato un nuovo missile balistico intercontinentale, il Sarmat. “Quest’arma davvero unica rafforzerà il potenziale di combattimento delle nostre forze armate e garantirà in modo affidabile la sicurezza della Russia dalle minacce esterne”, ha affermato il presidente russo Vladimir Putin. Gli Stati Uniti hanno assicurato di essere stati avvertiti del lancio e che si è trattato di un test di routine. Nessuna minaccia quindi per Washington e gli alleati, ha affermato il portavoce del Pentagono John Kirby.

Intanto il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky è tornato a chiedere armi e aiuti economici all’Europa, nel corso di una conferenza stampa congiunta con il presidente del Consiglio europeo Charles Michel, volato a Kiev. “Vogliamo che venga approvato il prossimo potente sesto pacchetto di sanzioni” contro Mosca, “chiediamo l’intero embargo energetico, compreso il petrolio e il gas”, ha tuonato Zelensky.

“Il petrolio e il gas russi saranno colpiti prima o poi”, ha assicurato Michel, mentre Ivo Schmidt, funzionario della Commissione europea che si occupa del settore energetico, ha detto che “una qualche forma di embargo petrolifero “farà sicuramente parte” del prossimo pacchetto di sanzioni. La situazione resta drammatica a Mariupol. Le truppe russe hanno circondato la città e hanno lanciato un ultimatum alle forze ucraine che però non si sono arrese.

“Stiamo probabilmente affrontando i nostri ultimi giorni, se non ore”, ha detto in un videomessaggio pubblicato su Facebook Serhiy Volyna comandante della 36esima Brigata dei Marine ucraini, “il nemico ci supera per numero per 10 a 1”, “lanciamo un appello e chiediamo a tutti i leader mondiali di aiutarci”. Il sindaco Vadym Boychenko ha esortato i residenti a lasciare la città, riferendo che per l’evacuazione sarebbero stati utilizzati dei bus e tre punti di raccolta, uno dei quali vicino all’acciaieria Azovstal, ultima roccaforte delle forze ucraine in città.

La vice sindaca della città nominata dai russi, Victoria Kalacheva, ha annunciato per il 9 maggio una parata militare per festeggiare il ‘giorno della vittoria’ della Russia sul nazismo nella seconda guerra mondiale. “I residenti di Mariupol”, ha affermato, “non vedono l’ora di partecipare a questo evento”. Secondo Zelensky sono ancora 120mila i civili rimasti nella città portuale.(LaPresse)

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